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Concorso a cattedra, il 23 novembre le date delle preselezioni

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A pochi giorni dalla scadenza per presentare la domanda d’accesso al concorso a cattedra, l’attenzione sembra sempre più focalizzarsi sul 23 novembre, che è anche la vigilia dello sciopero della scuola indetto dai sindacati più rappresentativi: da alcuni giorni, i sindacati della scuola indicano nel penultimo venerdì del mese la data in cui il Miur vorrebbe rendere pubblico le date delle prove preselettive. L’ultima organizzazione a dare indicazioni in questo senso è stata la Gilda di Venezia, le cui informazioni sono sempre attendibili, anche perché fornite da componenti facenti parte di alcune commissioni nazionali in continuo contatto con alti rappresentanti ministeriali.
Si fa sempre più probabile – scrive la Gilda del capoluogo veneto – la data del 23 novembre prevista dal Miur per la divulgazione delle date del concorso e l’indicazione dei dettagli in merito all’organizzazione dello stesso. Si prevede invece che i calendari per le successive prove scritto-grafiche potrebbero essere comunicati attorno al 15 gennaio”. Di conseguenza, è sempre più probabile “che le prove pre-selettive si potrebbero svolgere prima e durante il periodo natalizio con tutti i disagi del caso (si sa che molti uffici scolastici provinciali e regionali potrebbero risultare sguarniti some sempre accade)”. 
La Gilda non dà invece anticipazioni riguardo la pubblicazione dei 3.500 quiz a risposta multipla da cui saranno estratte le 50 domande dell’esame. È probabile, comunque, che vengano rese pubbliche sempre attorno al 23 novembre, poiché il Miur ha promesso di anticipare la loro divulgazione almeno tre settimane prima dello svolgimento delle prove. Su questa modalità, il sindacato non risparmia però le critiche. 
La situazione appare molto simile a quella già vista nel concorso per dirigenti scolastici quando, anche a causa dei ritardi e delle numerosissime domande sbagliate nella batteria ministeriale, superarono le preselezioni solo il 27% dei candidati. L’errore più comune che ha generato questo risultato (oltre alla presenza di quesiti sbagliati, ma in numero decisamente inferiore alla valanga di errori riscontrati nei test preselettivi per i Tfa) è la fiducia riposta nei test trovati on line: infatti questi si sono rivelati molto più semplici rispetto a quelli proposti in sede d’esame. A ciò si deve aggiungere l’oggettiva difficoltà dei candidati a memorizzare in poco tempo gli oltre 3.000 test del Miur e la superficialità con cui molti di questi sono stati elaborati”. Insomma, la Gilda di Venezia non sembra avere dubbi: “più passa il tempo, più le preselezioni impostate sul puro nozionismo vecchio stile rivelano tutta la loro fragilità e inadeguatezza. Alla faccia della meritocrazia…”.
Rimangono, infine, confermate le scadenza del 7 novembre, entro le ore 14, per la presentazione delle domande tramite il sistema telematico “Istanze on line” (serve però prima la certificazione tramite la scuola di servizio o l’ultima dove si è prestato o quella più vicino casa), e la scadenza del 21 novembre per coloro che intendono perfezionare la domanda specificando nella sezione “titoli valutabili” la dichiarazione del possesso degli stessi o apportare modifiche ai titoli già inseriti in tale sezione”.