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Concorso dirigenti scolastici, parte una petizione degli idonei

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L’annullamento del concorso dirigenti scolastici rappresenta sicuramente una forte scossa del mondo della scuola. In attesa della sospensiva del Consiglio di Stato, i candidati che hanno superato le prove sperano in una risoluzione positiva per loro, mentre stanno alla finestra coloro i quali sono rimasti esclusi dalla procedura dichiarata “irregolare” in alcuni punti dal Tar Lazio.

Concorso dirigente scolastico: parte una petizione degli idonei

A proposito del concorso dirigenti scolastici, il Comitato Idonei Concorso per Dirigenti Scolastici 2017 lancia una petizione indirizzata al Ministro Bussetti, per chiedere tutele e garanzie.

Nello specifico, si legge sul testo della petizione che ha superato le 7 mila firme, gli idonei chiedono di “essere immessi nei ruoli a partire dal mese di settembre 2019, come è nostro diritto in quanto idonei e secondo ordine di graduatoria, in base alle disponibilità di sede. Il Comitato Le chiede, inoltre, Ministro Bussetti, nella malaugurata ipotesi in cui il Consiglio di Stato dovesse ribadire le sentenze del TAR, di farsi portavoce presso il Governo al fine di promuovere e adottare tutte le misure, amministrative e legislative, atte a tutelare non soltanto i diritti e le legittime aspettative degli idonei, ma anche e soprattutto il buon governo della scuola italiana”.

A sostegno di questa richiesta, gli idonei hanno puntano l’attenzione sul fatto di aver “contato esclusivamente sulle nostre forze e sulla nostra preparazione, sottoponendo noi stessi e le nostre famiglie a notevoli sacrifici di natura sia economica sia personale, che ancora oggi riteniamo proporzionati a un così elevato traguardo. Abbiamo svolto ogni prova con rigore. Abbiamo accettato con diligenza le trasferte fuori regione, le prove CBT e il sorteggio dei quesiti poiché sapevamo che erano garanzia di trasparenza e di imparzialità in vista della valutazione”.

“Sin dall’esito della prova preselettiva, prosegue il gruppo, abbiamo assistito ai tentativi, anche mediatici, di demolizione e di messa sotto accusa della procedura concorsuale, in totale dispregio della qualità della nostra preparazione che ci ha consentito di portare a termine il concorso”.

Ricordiamo che il Ministro, ha precisato che farà di tutto per non penalizzare i vincitori: “Farò di tutto per assumerli, penso a quanto hanno lavorato e studiato per il concorso. Abbiamo presentato l’appello al Consiglio di Stato e chiesto anche la sospensiva di questa sentenza in via di urgenza. Se la nostra richiesta sarà accolta, procederemo ad approvare la graduatoria e ad assumere dal primo settembre i nuovi presidi nelle scuole“.

IL TESTO COMPLETO DELLA PETIZIONE

 

La sentenza del Tar Lazio (clicca qui)

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