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Concorso in Lombardia, Formigoni: un disastro, nessuna pietà per i responsabili

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Dopo aver chiesto l’immediata indizione di un nuovo concorso per dirigenti scolastici, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, si scaglia contro i presunti “esperti” delle discipline, autori dei testi a risposta multipla, e chiede di far emergere le responsabilità in seno alla macchina organizzativa di tutte le prove selettive svolte negli ultimi mesi nella scuola italiana. Il “pugno di ferro” viene chiesto sia per i responsabili del caso delle buste quasi trasparenti utilizzate per contenere i dati dei partecipanti al concorso per nuovi capi d’istituto, sia per coloro che hanno prodotto quiz sbagliati per selezionare i candidati all’abilitazione tramite lo svolgimento dei tirocini formativi attivi.
Secondo Formigoni quanto stabilito dall’ordinanza del Consiglio di Stato, che potrebbe lasciare senza dirigenti scolastici centinaia di istituti lombardi e provocare “un vuoto di governo nel sistema scolastico lombardo”, è solo l’apice di un’organizzazione ministeriale che ha dimostrato gravi carenze organizzative e gestionali. Scrivendo su Twitter, il presidente della Regione Lombardia parla, senza mezzi termini, di “disastro concorsi scolastici gestiti dal Ministero: domande sbagliate, buste trasparenti, concorsi annullati“. E poi aggiunge: “Nessuna pietà per i responsabili“.
In un altro intervento sulla piattaforma di microblogging, Formigoni ha inoltre spiegato che il concorso “annullato in Lombardia” a causa delle “buste trasparenti” rappresenta una vera “beffa per i concorrenti, un danno gravissimo alla Lombardia“. “Pessima prova della burocrazia ministeriale romana – ha incalzato con un terzo tweet – ha portato a ingovernabilità scuola lombarda: Governo deleghi subito poteri alla Regione“.
Intanto il deputato della Lega Nord, Davide Caparini, in seguito alla stessa ordinanza del Consiglio di Stato che obbligherà i 335 vincitori di concorso per dirigente scolastico a rimanere nei ranghi di docenti almeno fino all’autunno, ha chiesto al Miur di indire “al più presto un nuovo concorso per dirigenti al fine di scongiurare la paralisi del sistema scolastico lombardo“.

Il Consiglio di Stato – ha affermato Caparini – ha revocato la sentenza del Tar che annullava il concorso per 355 posti da dirigente scolastico e, con successiva ordinanza cautelare, ha posticipato al 20 novembre di quest`anno la decisione nel merito alle obiezioni sollevate dai ricorsisti. Così facendo ha generato il caos proprio a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico. Il risultato è che oggi in Lombardia sono scoperte 500 sedi su 1.227. L`unica soluzione per uscire da questa empasse – ha proseguito l’esponente leghista – è di fornire massime garanzie ai 355 vincitori e indire un nuovo immediato concorso. Inoltre – ha concluso – per circoscrivere i danni economici e consentire la nomina dei nuovi dirigenti fin dall`inizio del 2013 è necessario attivare una procedura d`urgenza evitando soluzioni pasticciate e di ripiego“.