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Crolli periodici nelle scuole: nell’ultimo scorcio di dicembre tocca a Belluno

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La conferma è arrivata solo con il primo sopralluogo negli spazi del vecchio edificio abbandonato dal 2009, ad opera del vicepresidente dell’Associazione Cittadini per il recupero della Gabelli, accompagnato dall’assessore alle manutenzioni e alle opere pubbliche, da un dirigente e da un tecnico comunale. Le aule mostrano uno stato di evidente, progressivo, deterioramento che solo interventi urgenti possono fermare. La preoccupazione dell’Associazione, ma anche quella della delegazione Fai (Fondo ambiente italiano) di Belluno e del gruppo Antenna Anziani è tutta concentrata in questi ultimi avvenimenti. Il 30 maggio 2009 così si scriveva nel corriere delle Alpi: “ E’ crollato nella notte parte del soffitto della classe 5ª C al piano terra delle scuole elementari Gabelli, che ieri sono state dichiarate inagibili e chiuse. 
A un anno e mezzo di distanza dal primo crollo, avvenuto nell’ala corta del primo piano, e dopo i controlli eseguiti da tecnici specializzati, è di nuovo allarme. E questa volta il sindaco ha deciso non solo la chiusura della struttura, ma anche lo sgombero. Da ieri i 300 alunni sono ospitati all’istituto Sperti e così fino alla fine dell’anno scolastico. 
Come per il primo crollo anche ieri si è verificato un miracolo: se il cedimento del soffitto fosse avvenuto durante l’orario di lezione, la tragedia sarebbe stata certa. A crollare, infatti, ben 10 metri quadrati di soffitto che sono piombati su alcuni banchi delle prime file e sopra la cattedra, spaccandola in due “. 
Da quanto scritto siamo in presenza di crolli periodici che iniziano nel 2008 e dopo ben 5 anni continuano a distruggere strutture scolastiche che potevano essere recuperate.