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Da 24 a 21 ore a settimana? Il nodo è il reperimento delle risorse

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L’obiettivo della maggioranza che sostiene il Governo punta a corregge la Legge di stabilità almeno su quattro punti: scuola, pensioni di guerra, Tfr e Iva sulle cooperative sociali.
E sembra pure pronta a rivedere un nuovo dispositivo per aggredire, se ci riesce, le pensioni d’oro, abbassando il tetto sopra il quale scatta la penalizzazione (oggi quello minimo è a 90mila euro annui) o alzando il contributo di solidarietà che attualmente parte dal 5%.
“Sulla scuola le ipotesi più gettonate prevedono di prolungare l’orario di lavoro degli insegnanti a 20-21 ore e non più a 24, anche se l’obiettivo di Pd e Udc resta la cancellazione della misura.
Ma il pressing dei partiti, specifica il quotidiano, deve fare i conti con il vincolo di mantenere invariati i saldi della legge di stabilità e con la carenza di risorse a disposizione per interventi senza copertura automatica. 
Al di là dell’attesa per l’ipotetico tesoretto derivante dalla minor spesa per interessi dovuta all’abbassamento dello spread la coperta resta corta. E il premier Mario Monti, così come il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, pur avendo mostrato la disponibilità a valutare alcuni correttivi, restano contrari a uno stravolgimento del provvedimento all’esame della commissione Bilancio della Camera.
I relatori del provvedimento alla Camera, Pier Paolo Baretta (Pd) e Renato Brunetta (Pdl) sembrano intenzionati a lavorare su un ventaglio di ipotesi più ristrette per giungere a un pacchetto di emendamenti condivisi.
In ogni caso il problema principe riguarda la necessità di trovare risorse anche per dirimere il problema degli esodati. 
Il fondo da 100 milioni inserito nella legge di stabilità non sarebbe sufficiente a coprire gli altri 9mila lavoratori da salvaguardare secondo le ultime stime Inps.
Una delle ipotesi al vaglio per coprire questo intervento (170 milioni) è quella di un nuovo giro di vite sulle pensioni d’oro. Che è stato rilanciato nei giorni scorsi da Guido Crosetto (Pdl) e che trova consensi anche nel Pd. 
Nel mirino anche l’orario degli insegnanti, la tassazione del Tfr e l’Iva sulle cooperative sociali