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Diplomati magistrale, in loro soccorso pure le regioni

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In soccorso dei maestri con diploma magistrale, buttati fuori della GeE dall’adunanza plenaria del Consiglio di Stato, ci sono non solo i sindacati e i partiti politici. Ora, a cerare di lanciare il “paracadute” è la volta delle regioni, che chiedono all’amministrazione una soluzione per evitare seri problemi alla didattica.

L’assessore all’istruzione della Regione Toscana scrive al Miur

In particolare, Cristina Grieco, assessore all’istruzione della Regione Toscana e coordinatrice della Nona commissione della Conferenza delle Regioni, ha scritto al ministero dell’Istruzione: l’obiettivo, si legge nella missiva, è “sollecitare un confronto urgente con le medesime Regioni offrendo collaborazione e disponibilità a trovare le soluzioni possibili e condivise”.

Il rischio: confusione, iniquità e tensioni

L’assessora “dà atto dell’apprezzabile lavoro di approfondimento che il Ministro sta svolgendo, ma in linea con la Conferenza delle Regioni sottoscrive la necessità di coinvolgere le amministrazioni regionali in quanto la vicenda dei docenti non laureati impatta a livello locale, Toscana compresa, sull’offerta di istruzione e di occupazione rischiando di provocare confusione, iniquità e tensioni”.

Tutto “congelato”, in attesa della decisione dell’Avvocatura dello Stato

Ricordiamo che sull’applicabilità della sentenza si deve ancora esprimere l’Avvocatura dello Stato: per questo motivo, il ministero dell’Istruzione ha “congelato” qualsiasi decisione. Nel frattempo, coloro che hanno sottoscritto una supplenza annuale o sino alla fine dell’anno scolastico possono stare tranquilli: la porteranno sicuramente a termine.