Home Personale Discriminata, il padre della docente chiede giustizia e verità

Discriminata, il padre della docente chiede giustizia e verità

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E’ la storia della Prof.ssa Maria Erminia Maglio raccontata dal quotidiano irpinianews.it. Questa docente precaria, 33 anni originaria di Grottolella (AV), nonostante le sue difficoltà fisiche (peptosi palpebrale e semiparesi dei muscoli facciali) ha conseguito la laurea magistrale in produzione animale (110 e lode), dottorato triennale, abilitazione alla libera professione di agronomo e abilitazione all’insegnamento in produzione animale presso l’Università di Bari.

Lo scorso settembre 2015 viene nominata supplente di esercitazione agraria, con nomina fino all’avente diritto presso l’IIS “Pastori” di Brescia, e da qui le problematiche, così come raccontato sulla pagina facebook dal padre della giovane, il Prof. Giovanni Maglio, anch’egli insegnante di scienze agrarie presso l’IIS F. “De Sanctis” di Avellino. Questo il testo del suo post: “Il dirigente scolastico dell’istituto, una volta incontrata mia figlia non si è preoccupato dei suoi titoli e delle abilità dell’insegnante, ma ha considerato unicamente il suo aspetto fisico affermando che fosse meglio che rinunzi alla supplenza altrimenti sarà costretto a sottoporla alla visita del medico competente.

Mia figlia è completamente stravolta da questa accoglienza e vorrebbe quasi lasciare – continua il padre – non è la prima volta che si trova in situazioni dove viene giudicata solo per il suo aspetto fisico ed essendo abituata a non demordere accetta la visita medica. Mia figlia viene sottoposta a visita medica, da qui – spiega ancora il padre –  il dirigente la informa solo verbalmente che, sentito il parere del medico competente, le impone delle limitazioni inerenti le esercitazioni nella azienda agraria: in stalla, nei laboratori; ignorando completamente i certificati dell’ASL di Avellino e dell’ufficio del lavoro dell’Università di Napoli che davano a mia figlia la piena idoneità. Il 14 dicembre scorso, tuttavia, la ragazza viene convocata in presidenza dove in maniera abbastanza esplicita il ds la invita a non accettare la supplenza di esercitazioni agrarie altrimenti sarà costretto a sottoporla a visita medica collegiale. Mia figlia rinuncia alla supplenza e decide di dedicarsi alla preparazione del concorso, e per questo rifiuta anche un lavoro offerto dal tribunale di Avellino. Emanato il bando di concorso il 23 febbraio 2016 sceglie come regione il Piemonte proprio per evitare che la capiti come presidente o commissario d’esame il preside Belluzzo e per potersi preparare tranquillamente.

 

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I candidati per la classe di concorso della giovine sono pochi e vengono tutti accorpati con l’USR Lombardia. La prova scritta è fissata per il 13 maggio 2016 ed il 12 maggio alle 18:30 sul sito dell’USR Lombardia viene resa nota la commissione per la classe di concorso A052, e neanche a farlo apposta, il presidente è proprio il ds dell’IIS “Pastori” di Brescia, Augusto Belluzzo. Il 13 maggio mia figlia svolge l’esame conosce bene i quesiti posti e risponde a tutte le domande, il presidente della commissione anticipa (stranamente) i tempi di correzione delle prove scritte (risulterà la prima commissione in Italia a terminare la correzione). Il 9 giugno 2016 sul sito dell’USR Lombardia si rendono noti gli ammessi per la classe di concorso A052: mia figlia non c’è. Voglio chiarezza, trasparenza, giustizia e verità.”