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Distacco sindacale, che cos’è e come ottenerlo

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Con la nozione di distacco sindacale si fa riferimento al diritto, riconosciuto ai dipendenti pubblici, di svolgere, a tempo pieno o parziale, attività sindacale, con la conseguente sospensione dell’attività lavorativa, mantenendo tutte le altre prerogative del rapporto di lavoro (compresa la retribuzione).

I dipendenti a tempo pieno o parziale ed i dirigenti [sindacali], in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato nelle amministrazioni dei comparti ed areeche siano componenti degli organismi direttivi statutari delle proprie confederazioni ed organizzazioni sindacali rappresentative hanno diritto al distacco sindacale  con mantenimento della retribuzione […] per tutto il periodo di durata del mandato sindacale nei limiti numerici del contingente previsto per i distacchi sindacali”.

Coloro che ricoprono nelle organizzazioni sindacali rappresentative, cariche previste dallo Statuto hanno diritto al distacco sindacale, nei limiti del contingente complessivo spettante all’organizzazione sindacale in questione.

L’ultima rilevazione disponibile sui dipendenti pubblici in distacco sindacale risale al 2017: sono 1.376, tra impiegati e dirigenti. Si tratta di dipendenti autorizzati a fare i sindacalisti a tempo pieno per un anno, regolarmente retribuiti e che, insieme ai permessi orari, continuano a rappresentare un’importante voce di spesa per le amministrazioni centrali e periferiche.

Solo per i distacchi la cifra si aggira sui 48,5 milioni di euro, secondo un’elaborazione dell’Adnkronos.