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Il docente accusato di molestie: “Proteste assurde, ho diritto ad insegnare, gli alunni non decidono”

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A Roma non si parla d’altro. L’inizio d’anno nella Capitale è segnato dalla brutta vicenda che vede protagonista un docente di filosofia presso il liceo Torquato Tasso di Roma, uno dei più esclusivi della città eterna. Il prof, a sei mesi dalla pensione, risponde alle accuse lanciate da alcune sue alunne su molestie sessuali: “Stare alla larga da scuola? Un lavoratore, finché non li perde, ha dei diritti: una cattedra non capita così per caso, è conseguenza di concorsi vinti, io ho un diritto che resta inalienabile, che non può essere cancellato con qualche frase ad effetto detta da Tizio o Caio”, riporta il Corriere della Sera.

La moglie del docente è anche lei insegnante, dirigente scolastica all’istituto comprensivo Manin e commenta così le accuse rivolte al marito: “Fosse capitato a un mio prof lo avrei sospeso: il rapporto tra docente e discente è complicato, da duemila anni e non da adesso, ciò che si trasmette attraverso le persone passa perché si viene a creare un rapporto empatico, altrimenti non ci si scambia nulla, però il compito dell’adulto è quello di separare assolutamente i piani, su questo non ci sono dubbi”.

Intanto le indagini proseguono. Fino a 200 messaggi al giorno affermano le ragazze. Parlava solo di sesso e viagra con linguaggio spinto e allusivo. Attenzioni morbose, ossessive.