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Docenti di religione, oltre le 10 ore settimanali ne va retribuita una di programmazione

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Per le ore di insegnamento fino a 10 non vi è alcun diritto all’integrazione, mentre da 11 ore fino a 21 dovrà essere attribuita/retribuita 1 ora di programmazione, ferme restando le 2 ore di programmazione da riconoscersi per le 22 ore di insegnamento previste.

Così si è espresso l’USR per l’Umbria, con proprio parere, rispondendo alla Ragioneria territoriale dello Stato di Perugia circa alcuni dubbi riguardanti le ore di Programmazione didattica dei Docenti di Religione Cattolica e la possibilità di riconoscere e, quindi, retribuire le ore di programmazione didattica dei docenti incaricati su più Istituti Scolastici, con orario inferiore alle 12 ore su tutti o su alcuni di questi.

 

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Richiamando alcune precedenti note Miur (Nota Miur prot. n. AOODGPER 9774 del 25/09/2013, Nota Miur prot. n. 2054 del 27/09/2013 e Circolare Miur n. 366/1996), l’USR ritiene che debba essere riconosciuta e retribuita un’ora di programmazione ogni qual volta il docente svolga almeno 11 ore settimanali, indipendentemente dal fatto che le stesse vengano svolte su un’unica istituzione scolastica o, tramite spezzoni orari o part time, su più istituzioni.

Pertanto, invita la Ragioneria a riconoscere, dall’anno scolastico in corso, le ore di programmazione, nei limiti indicati, e a rivedere le posizioni anche di coloro che, in virtù di una precedente interpretazione restrittiva delle norme, si siano visti negato ad inizio del corrente anno scolastico tale diritto.

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