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Educazione stradale da potenziare: ogni giorno tre giovani muoiono per incidenti stradali

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A dispetto delle campagne di sensibilizzazione e degli inasprimenti delle sanzioni, ogni giorno sulle strade italiane continuano a morire tre giovani under 30. Lo ha ricordato il 22 agosto, dal Meeting di Cl a Rimini, la Fondazione per la sicurezza stradale ‘Ania’, che nel corso della kermesse ha anche promosso una serie di iniziative a favore dei comportamenti di guida sicuri. Oltre ad aver organizzato la premiazione dei giovani che hanno partecipato ai primi corsi di guida sicura, affidata direttamente ai rappresentanti del gruppo rock “Zero Assoluto”, testimonial dell’iniziativa.
“Nel 2009 – ha ricordato l’associazione – hanno perso la vita 1.142 giovani sotto i 30 anni, pari al 27% delle 4.247 morti avvenute per incidenti stradali. La fascia di età più a rischio – continua la fondazione – è rappresentata dai ragazzi tra i 21 e i 25 anni; la Lombardia e il Lazio nel 2009 hanno rappresentato la ‘maglia nera’ dell’incidentalità stradale e risultano quindi le regioni più pericolose con quasi il 12% dei morti under 30, seguite dalla Sicilia con 115 decessi. L’Emilia Romagna ha invece registrato 93 morti tra i giovani al di sotto dei 30 anni”.
Tra i pericoli maggiori per i conducenti ci sono le due ruote: nella fascia 25-29 anni hanno perso la vita 154 centauri a fronte di 119 morti avvenute alla guida di auto.
“Per un Paese che sta invecchiano – ha commentato Umberto Guidoni, segretario generale della fondazione Ania – è inaccettabile sacrificare i giovani che ne rappresentano il capitale umano e futuro”. Ancora una volta, sarebbe il caso che nelle scuole si attivassero dei progetti permanenti di avvicinamento graduale dei nostri giovani al valore del rispetto di se stessi e degli altri.