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Elezioni politiche, Ingroia se la prende con Alitalia: prende in giro i nostri studenti Erasmus

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A meno di due settimane dalle elezioni politiche e regionali, i 25mila studenti Erasmus e i 300mila universitari fuori sede continuano ad essere lasciati al loro destino. A sostenerlo è il candidato premier di Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia. Che torna a denunciare l’indifferenza del Governo, il quale, stretto dalle esigenze di spending review, non se la sente di sovvenzionare i loro spostamenti per permettergli di recarsi alle urne e tornare nei luoghi di studio. Ma anche le mancate promesse di Alitalia, con non manterrebbe l’impegno, preso alcuni giorni fa di facilitare il rientro in Italia di tutti i giovani fino ai 26 anni non compiuti, residenti in Italia, che si trovano all’estero per motivi di studio. “Per favorire il rientro in Italia di tutti gli studenti che si trovano all’estero, la compagnia – aveva spiegato la compagnia aerea  – ha previsto tariffe a partire da 49 euro sola andata o 99 euro andata e ritorno sui voli internazionali, operati da Alitalia, in partenza da una città Europea. Per avere diritto a questa agevolazione è necessario viaggiare fra il 18 e il 28 febbraio 2013”.
L’11 febbraio Ingroia ha detto, però, che di questa iniziativa si sarebbero perse le tracce: “è inaccettabile che Alitalia annunci tariffe agevolate per gli studenti fuori sede senza poi mantenere le promesse. È una presa in giro nei confronti di quei ragazzi che studiano lontani da casa e chiedono solo di esercitare un diritto sancito dalla Costituzione”, ha sottolineato il candidato premier.
In attesa di una replica di Alitalia a Ingroia, lo schieramento del magistrato, Rivoluzione Civile, ribadisce la sua proposta per permettere agli studenti fuori sede ed Erasmus di prendere parte attiva alle elezioni: “chiediamo (attraverso l’approvazione di un decreto d’urganza ndr) che la qualifica di studente fuori sede o Erasmus costituisca titolo esecutivo per poter viaggiare dalla residenza di studio al luogo dove esercitare il diritto di voto. Le risorse economiche per consentire agli studenti di spostarsi gratuitamente in treno o in aereo potrebbero essere recuperate con un infinitesimale aumento dello 0,08% sul prelievo fiscale applicato al volume delle giocate sulle slot machine (Preu). Auspichiamo che i proventi del prelievo sul gioco d`azzardo aiutino tanti ragazzi ad esercitare un diritto democratico”.
Secondo Ingraia tanto basterebbe per coprire le spese di viaggio in aereo, andata e ritorno, degli studenti Erasmus (circa 7 milioni di euro) e dei 300mila fuori sede, che per raggiungere in treno la residenza spenderebbero complessivamente altri 9 milioni di euro. La missione non appare impossibile. Il tempo però stringe. E sinora di fatti concreti, a favore dei giovani studenti lontani da cas che intendono votare, non se ne sono ancora visti.