Home Attualità Esame di Stato 2022, le prove Invalsi costituiranno requisito di ammissione?

Esame di Stato 2022, le prove Invalsi costituiranno requisito di ammissione?

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Sia per l’esame di terza media che per quello di maturità le prove Invalsi, che pure si svolgeranno, non costituiranno requisito di ammissione alla prova. Lo stabilisce la nuova ordinanza ministeriale attualmente al vaglio del Cspi.

Una scelta, quella di non legare a doppio filo le prove Invalse all’esito degli esami di Stato, segno che non si sia tornati del tutto alla normalità nonostante il ritorno delle prove scritte.

Leggiamo nell’ordinanza ministeriale, in relazione alle prove di entrambi i gradi di scuola, che la partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che pure saranno svolte, non costituirà requisito di accesso alle prove.  

Quanto alla modalità dell’esame riportiamo il comunicato del MI.

Modalità delle prove

L’Esame del primo ciclo  

Per l’Esame del primo ciclo sono previste due prove scritte, una di italiano e una relativa alle competenze logico-matematiche, e un colloquio, nel corso del quale saranno accertate anche le competenze relative alla lingua inglese, alla seconda lingua comunitaria e all’insegnamento dell’Educazione civica.  

La votazione finale resta in decimi. Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione. 

L’Esame si svolgerà in presenza, nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2022.  

BOZZA ESAMI PRIMO CICLO

L’Esame del secondo ciclo  

L’Ordinanza prevede che l’Esame sia costituito da una prova scritta di italiano, da una seconda prova sulle discipline di indirizzo, predisposta dalle singole commissioni d’Esame, e da un colloquio.  

La sessione d’Esame avrà inizio il 22 giugno 2022 alle 8.30, con la prima prova scritta di italiano, che sarà predisposta su base nazionale. La prova proporrà sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

Il 23 giugno si proseguirà con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Le discipline saranno comunicate al termine dell’iter formale delle Ordinanze. La seconda prova sarà predisposta dalle singole commissioni d’Esame, per consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente svolto dalla classe e tenendo conto del percorso svolto dagli studenti in questi anni caratterizzati dalla pandemia.

È previsto, poi, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto) che sarà sottoposto al candidato. Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica; analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. La commissione sarà composta da sei commissari interni e un Presidente esterno.  
   
Entro il 15 maggio 2022 il Consiglio di classe elaborerà il documento con il percorso formativo fatto dagli studenti, gli strumenti di valutazione utilizzati e gli obiettivi raggiunti, ponendo attenzione all’insegnamento trasversale dell’Educazione civica.  

La valutazione finale resta in centesimi. Il credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 40 punti (12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto). Le prove scritte peseranno fino a 40 punti, il colloquio fino a 20. Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione.

SCARICA LA BOZZA dell’Ordinanza ministeriale