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Esami di Stato, ora è tutto pronto per partire

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La mattina del 26 maggio il ministero dell’Istruzione ha reso noti i nominativi dei Commissari esterni e dei Presidenti, anche loro non appartenenti al Consiglio di Classe, assegnati alle 28 mila classi terminali impegnate, a partire dal prossimo 22 giugno, negli Esami di Stato conclusivi dei corsi di secondaria superiore: la lista dei nomi dei docenti è consultabile attraverso un motore di ricerca on line. La ricerca può essere impostata in tre modalità diverse: per tipologia di istituto, per istituto (denominazione provincia) e direttamente includendo il nome del Presidente o Commissario. La lista contiene più di 40 mila Commissari esterni all’istituto dove si svolgono le prove ed i 14 mila Presidenti, molti dei quali dirigenti scolastici, la cui prima riunione si effettuerà 24 ore prima dell’avvio della prima prova.
Con questa operazione si completano, quindi, le commissioni (complessivamente 135 mila tra insegnanti e dirigenti scolastici) chiamate da viale Trastevere a valutare l’operato di quasi mezzo milioni di candidati: i commissari e presidenti esterni si vanno ad aggiungere agli oltre 80 mila docenti interni individuati nelle passate settimane, dai singoli Consigli di Classe, tra gli insegnamenti rimanenti delle materie del quinto anno.
Ai nominativi pubblicati oggi sono interessati anche gli studenti: poiché tre membri di commissione su sette (allo scientifico italiano, filosofia e inglese; al classico italiano, matematica e scienze naturali) ed il presidente non appartengono all’istituto frequentato (a seguito del reintegro, nel 2007, delle commissioni esterne voluto dall’ex ministro Fioroni e confermato dall’attuale Gelmini), viene da sé che un abbinamento particolarmente sfavorevole potrebbe determinare votazioni basse. Ma anche un aumento dei respinti, che alla luce delle novità introdotte quest’anno dal Miur potrebbe essere molto più alto che in passato: i candidati dovranno infatti fare i contri con la nuova norma che li obbliga ad approdare agli esami attraverso una votazione ufficiente in tutte le materie. Si tratta di una differenza di non poco contro rispetto al regolamento dello scorso anno, quando per essere ammessi veniva richiesta solo la media del ‘sei’, peraltro comprensiva della condotta e del voto di educazione fisica.
Lo scorso anno l’inclusione dei giudizi sul comportamento e sulle attività motorie rappresentò un vero e proprio `salvagente’ per decine di migliaia di studenti: in particolare per quel 40% – circa 200.000 iscritti alle quinte – che alla fine del primo quadrimestre aveva fatto registrare una o più insufficienze. Il non certo impossibile `otto’ in condotta ed educazione fisica – che sopperiva a due `quattro’, i più frequenti in matematica e lingua straniera – permise di far giungere la maturità una percentuale di studenti abbastanza in linea con quella degli altri anni.
Restrizioni in vista anche per i privatisti di accedere direttamente agli esami: “l’ammissione dei candidati esterni – si legge nella comunicazione ufficiale inviata nelle scorse settimane dal ministero a tutte gli istituti superiori – è subordinata al superamento dell’esame preliminare”. L’anno scorso l’incredibile dimenticanza del legislatore, rimasta in vigore per anni, permise a 25.549 candidati che non avevano frequentato di essere ammessi agli esami direttamente, senza alcuna valutazione dei requisiti. Quest’anno non andrà così: la verifica delle conoscenze, capacità e competenze dei privatisti si sta infatti svolgendo in questa settimana, attraverso delle prove individuali, su tutte le discipline dell’ultimo anno, tenute nelle stesse scuole dove i candidati esterni saranno chiamati a svolgere gli esami finali. Nei prossimi giorni i Consigli di Classe si riuniranno per valutare se la loro preparazione acquisita è sufficiente per accedere alla maturità. Ed anche per i candidati esterni varrà la stessa regola: in tutti gli esami preliminari dovranno riportare almeno la sufficienza. In caso contrario potranno riprovare nel 2011.
Confermata anche la linea ‘dura’ nei confronti degli `ottisti’, i candidati che accedono alla maturità, per merito, al termine del quarto anno: potranno accedere alle prove che portano al diploma solo coloro che in occasione “della promozione all’ultima classe hanno riportato non meno di otto decimi in ciascuna materia e che hanno riportato una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in ripetenze nei due anni predetti”. Delle credenziali, insomma, che possono annoverare solo pochi studenti.
Noto da tempo il calendario di svolgimento delle prove: la riunione preliminare della commissione d’esame – un presidente e tre docenti esterni più tre insegnanti interni – è prevista lunedì 21 giugno. Il 22 giugno si svolgerà la prova d’italiano. Il giorno successivo, mercoledì 23, sempre alle ore 8,30, sarà eseguita la seconda verifica scritta (poche le sorprese, con greco al liceo classico, matematica al liceo scientifico, lingua straniera al liceo linguistico). Lunedì 28 la terza ed ultima prova scritta, il cosiddetto `quizzone’ con orario stabilito dalle commissioni. Poi largo gli orali, sempre con la cadenza di cinque studenti per commissione alla volta.