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Esami di Stato, sul Veneto solo il 30% dei posti da presidente è coperto

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In Veneto, attualmente, non è coperta la metà dei posti di presidente delle commissioni degli esami di Stato.

Sino a pochi giorni fa addirittura era coperto solo un 30%, poi la direzione regionale ha sollecitato l’adesione dei presidi degli istituti comprensivi.

Ma siamo solo al 50%.

Le incertezze, che ben conosciamo, compresa la diffidenza nei confronti dei rischi di esposizione al contagio, rischi forse esagerati, se vengono bene applicate tutte le norme di sicurezza: fatto sta che la situazione è questa.

Penso sia una complicazione presente in tutta Italia.

Qual è il vulnus?

Ce ne sono due: il primo è legato alle commissioni composte dai docenti interni, per cui si è ridotta la platea degli eventuali disponibili; in seconda battuta è stata la decisione, da parte del Miur, di non rendere obbligatoria la domanda per tutti i docenti, come è invece per i presidi e come è per gli stessi docenti interni.

Vedremo come verrà risolto il pasticcio.

Resta la considerazione generale sulla valutazione del rischio, oggetto della revisioni, in questi giorni, dei DVR, ma oggetto anche delle visite ispettive (audit) dei sistemi qualità per la certificazione ISO 9001:2015.

La norma del 2015, appunto, è centrata proprio sul binomio rischio/opportunità.

Anche la scuola, seppur, come si diceva un tempo, “legame debole”, è comunque una organizzazione. E come organizzazione soggetta a ruoli e responsabilità, secondo le finalità istituzionali che conosciamo.

E’ un capitolo della vita della scuola che andrebbe approfondito, per rendere condivisa e condivisibile, appunto, la responsabilità di sistema, oltre i frammenti individuali dei compiti di ciascuno.