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Festa Nazionale dello Sport Scolastico 2023 in Abruzzo: ma in molte scuole italiane le infrastrutture sportive latitano

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Scuola + Sport = Vita : è lo slogan della Festa Nazionale dello Sport scolastico che si sta svolgendo in questi giorni – più precisamente dal 22 al 26 maggio – a Teramo, in Abruzzo.

All’evento, promosso dal ministero dell’Istruzione e del Merito e dall’Ufficio Scolastico Regionale abruzzese, stanno partecipando circa 2000 studenti degli Istituti Scolastici Secondari di I grado qualificatisi per le Finali dei Campionati Studenteschi Nazionali e provenienti, dunque, da tutta Italia.

Numerose le discipline sportive coinvolte nella manifestazione: pallavolo, rugby, baseball, danza sportiva, tennistavolo. Le gare di vela e di canottaggio si svolgeranno nel porto di Giulianova.

In più, alcuni studenti del liceo Saffo di Roseto si sono esibiti in uno spettacolo di break dance, anche per sottolineare che questa specialità assurgerà al rango di sport olimpico già da Parigi 2024.

La manifestazione segue un perfetto protocollo olimpico: sfilata iniziale di tutte le rappresentative scolastiche, dichiarazione d’apertura ufficiali dei giochi pronunciata dal Direttore scolastico regionale Massimiliano Nardocci e chiusura con l’arrivo della fiaccola via mare. Tedofori d’eccezione, l’ex pilota abruzzese di Formula 1 Gabriele Tarquini e gli atleti della polisportiva Amicacci di Giulianova, quest’anno campioni d’Italia di Basket in carrozzina. Al termine della cerimonia d’apertura, due momenti di raccoglimento: il primo per ricordare la strage di Capaci, il giudice Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta uccisi dalla mafia; il secondo in ricordo delle vittime dell’alluvione in Romagna.

La Festa Nazionale dello Sport Scolastico 2023 – come si legge nell’allegato tecnico alla circolare ministeriale – si prefigge, attraverso l’ambito privilegiato dell’educazione fisica e sportiva, la trasmissione dei valori positivi ed etici dell’attività sportiva. L’intento è quello di contribuire alla crescita degli alunni, attraverso l’acquisizione di competenze trasversali che permettano loro di diventare cittadini capaci di muoversi in modo attivo nella società.

Siamo d’accordo con queste dichiarazioni d’intenti, d’accordo con l’idea – il dato di fatto – che Scuola + Sport = Vita, come potremmo non esserlo… Se non fosse che lo sport a scuola si fa fatica a praticarlo: un recente articolo del Corriere della Sera sottolinea lo stato di abbandono della scuola primaria in cui – secondo il quotidiano milanese – soltanto due istituti su dieci sono dotati di palestra. Se a questo aggiungiamo il degrado dell’edilizia scolastica, soprattutto a sud della penisola, dove molte scuole sono alloggiate in edifici nati come civili abitazioni, il quadro si aggrava. In questi casi, le palestre sono di solito allocate nei seminterrati, in quelli che – nel progetto dell’edificio – avrebbero dovuto ospitare magazzini e parcheggi auto.

Non ci resta che sperare nei 300 milioni di euro previsti dal Pnrr per la costruzione e la ristrutturazione di palestre scolastiche e strutture sportive. Che siano spesi in fretta e nel più razionale dei modi.