Home Valutazioni Flc-Cgil: “Aprire subito un ampio confronto sulla valutazione di sistema”

Flc-Cgil: “Aprire subito un ampio confronto sulla valutazione di sistema”

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Sulla questione della valutazione del sistema di istruzione è necessario aprire al più presto un ampio confronto politico e culturale che coinvolga tutte le parti e soprattutto le organizzazioni sindacali: è questo il senso di una lettera che la Flc-Cgil ha inviato al sottosegretario Reggi in questi giorni.
L’iniziativa del sindacato di Mimmo Pantaleo è legata anche alle notizie di queste settimane secondo cui le prove Invalsi dovrebbe rappresentare il punto di riferimento di ogni futura operazione di valutazione.
“Se queste proposte trovassero conferma nel lavoro del Cantiere scuola ‘Docenti: reclutamento/formazione/valorizzazione’  – annuncia la Flc –  intraprenderemo tutte le iniziative necessarie per combattere questa deriva insensata, che delinea un sistema totalmente privo di spessore politico e scientifico”.
Il sindacato di Pantaleo si spinge anche oltre e chiede che il Governo si faccia promotore di una iniziativa di modifica di alcune norme di legge a partire dalla eliminazione della prova nazionale all’interno degli esami di stato al termine del primo ciclo (si tratta in pratica delle disposizioni contenute nell’art. 4 del DPR 122/09).
Ma l’idea della Flc è anche quella di arrivare quanto prima al superamento del carattere censuario delle prove INVALSI previste all’interno del percorso scolastico per arrivare invece ad un sistema di tipo campionario.
“In altri termini – conclude Pantaleo – il nostro sindacato ritiene che operazione preliminare a qualsiasi discussione sul delicatissimo tema della valutazione/valorizzazione nell’ambito del settore dell’istruzione sia liberare il campo da tutti i provvedimenti che indebitamente intervengono nell’ambito della relazione educativa tra docenti e studenti”.
Si tratta di vedere se Reggi e Giannini vorranno davvero raccogliere l’appello della Flc e aprire un confronto su questo punto non solo con i sindacati ma con l’intero mondo della scuola.