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Flc Cgil Sicilia, dopo il convegno dei dirigenti scolastici: più chiarezza e risorse

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A conclusione del seminario propedeutico sull’avvio dell’anno scolastico, sulle problematiche relative al ritorno in classe, organizzato dalla Flc-Cgil Sicilia, che si è tenuto ad Enna mercoledì 25 e giovedì 26 agosto, dal titolo: “La dirigenza scolastica nell’emergenza covid”, Adriano Rizza, segretario Flc Cgil Sicilia, ha ribadito che  “sono ancora tante le perplessità manifestate dai nostri dirigenti scolastici alla luce del fatto che mancano delle indicazioni chiare e definite da parte del governo rispetto alle procedure da adottare nelle scuole”. 

“Al di là della polemica legata al vaccino e al green pass – ha aggiunto – riteniamo altrettanto importante il tema delle risposte economiche. Poche quest’anno quelle messe in campo, soprattutto risorse che non garantiscono l’organico covid per tutto l’anno scolastico e non fino al 31 dicembre 2021. Perchè con quell’organico i dirigenti scolastici possono sdoppiare classi numerose, che sono tantissime quest’anno in Sicilia, e quindi ridurre il numero degli alunni per classe e garantire quel distanziamento che è fondamentale per fronteggiare l’emergenza pandemica che non sappiamo quanto durerà ancora”.

Sulle stesse problematiche anche Stefano Suraniti, dirigente Ufficio scolastico regionale Sicilia: “Stiamo cercando di supportare le scuole in questo avvio che è complesso. Rispetto allo scorso anno partiamo da una base importante: abbiamo l’88 % del personale scolastico che ha ricevuto la prima dose e quindi già sicuramente questo dato rafforza di più le condizioni di sicurezza sia per gli alunni che per il personale scolastico”.

“Il Ministero dell’istruzione – prosegue – ha stanziato proprio ieri circa 23 milioni di euro per quanto riguarda l’edilizia scolastica, affitti e noleggi, che andranno a risolvere alcune criticità nell’ambito degli spazi aggiuntivi necessari per il distanziamento. Nei prossimi giorni faremo una conferenza di servizi con i dirigenti scolastici per dare indicazioni e ascoltare le riflessioni e le osservazioni al fine di dare risposte che possano garantire a tutto il rientro a scuola in sicurezza”.

Alfio Mannino, segretario Cgil Sicilia, chiede a sua volta chiarezza su tutti i temi che riguardano la sicurezza. “Perchè il fatto che ad oggi non si capisca bene il ruolo e la funzione che si voglia dare al green pass per noi è un fatto grave ed alimenta solo confusione negli istituti scolastici”.

“Servono quegli investimenti strutturali che noi abbiamo sempre rivendicato – ha aggiunto- affinchè davvero si possano dare quelle risposte sui temi dell’edilizia scolastica, della digitalizzazione. Pensavamo, e questo era il nostro auspicio, che l’insegnamento della pandemia determinasse davvero quel cambio politico soprattutto per quanto riguarda la scuola e la formazione che poteva davvero determinare un nuovo modello dell’istruzione. Purtroppo così non è stato, la pandemia la si sta affrontando solo nell’emergenza, senza provare a dare risposta in termini strutturali”. 

“Credo che ci sia la necessità di un cambio di passo e noi chiediamo al governo nazionale e regionale quelle scelte necessarie per rilanciare l’istruzione”.

Anche il vice segretario del Partito democratico, Giuseppe Provenzano, chiede chiarezza sul green pass e attacca il governo regionale sulle vaccinazioni.

“La priorità per l’Italia e per il Mezzogiorno in particolare è tornare a scuola in presenza, perchè l’anno scorso la didattica a distanza ha allargato le disuguaglianze sociali e territoriali. Ecco perchè è essenziale in questi giorni chiarire tutti gli aspetti applicativi legati all’introduzione dell’obbligo di green pass che è ciò che ci consente di ripartire e riaprire in sicurezza”.

“C’è un gravissimo elemento di preoccupazione per la Sicilia. Una regione che è all’ultimo posto in Italia per numero di vaccinazioni e questo è il frutto dell’inadeguatezza e della responsabilità della giunta regionale che stanno creando un danno economico alla Sicilia per quanto riguarda la stagione turistica, ma soprattutto rischiano di mettere a repentaglio la ripartenza e la riapertura in sicurezza delle nostre scuole, con un danno gravissimo per i nostri bambini e questo è davvero inaccettabile”.