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Forza Italia chiede indagine conoscitiva su sistema istruzione

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Un’indagine conoscitiva sul sistema integrato di istruzione e formazione per arrivare ad una mappatura delle scuole pubbliche statali e paritarie che descriva la loro localizzazione sul territorio nazionale, la popolazione scolastica che usufruisce del servizio, le esperienze di efficienza gestionale e quella di efficacia didattica.

L’iniziativa, illustrata nel corso di una conferenza stampa alla Camera dalla deputata e responsabile scuola e università di Forza Italia, Elena Centemero, e dal senatore e responsabile dei Dipartimenti di Forza Italia, Francesco Giro, verrà presentata alle Commissioni I e VII di Camera e Senato.

“Obiettivo dell’indagine è chiarire il controverso significato del dettato costituzionale, laddove si prevede che ‘Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato’, – ha spiegato Centemero -. Vogliamo individuare gli strumenti che rendano pienamente attuabile e attuata la Legge 62/00, abbandonando logiche di azioni marginali e pregiudizi ideologici.

E vogliamo capire se gli strumenti oggi previsti in Italia a sostegno delle scuole paritarie sono adatti o se non si debba piuttosto andare verso il concetto di costo standard. La Buona Scuola, con le detrazioni per le rette delle scuola paritarie, ha introdotto un principio importante.

Ma bisogna fare di più, anche perché la cifra per le detrazioni è molto bassa. In Europa sono molto più avanti di noi sul tema della parità scolastica ed è il momento di iniziare a colmare questo gap che intacca il diritto delle famiglie alla libertà di scelta educativa. Un diritto tutelato dalla Costituzione che noi sosteniamo da sempre”.

“Forza Italia ha cinque priorità: il fisco, la pubblica amministrazione, la sicurezza, la giustizia e poi scuola, cultura e educazione. Perciò condurremo questa battaglia, pur consapevoli delle difficoltà – ha affermato Giro -. Il Pd ha trasformato la ‘buona scuola’ in una sorta di congresso del partito, ma la scuola pubblica non e’ solo quella statale, statalizzata e sindacalizzata. Il piano di assunzioni della buona scuola rischia di incidere in maniera pesante sulle scuole paritarie: molti docenti sceglieranno la soluzione più sicura per loro, abbandonando gli istituti paritari. È un problema che abbiamo segnalato e che dovrà essere risolto”, ha concluso.