Intervenuto a Didacta Italia, a Firenze, il padre di Giulia Cecchettin, e la ragazza che 15 mesi fa è statabarbaramente uccisa a 22 anni dal suo ex fidanzato Filippo Turetta, ha parlato di educazione e formazione dei docenti.
Gino Cecchettin, alla guida della Fondazione che porta il nome della figlia, ha detto di essere “solo testimone di una grande tragedia e” di essersi posto “solo un obiettivo: che vi siano meno femminicidi nella nostra società. Girando nelle scuole posso sentire che c’è la necessità di un nuovo modo di vivere, sia da parte degli studenti sia da quella dei docenti”.
“Noi, con la Fondazione Giulia Cecchettin – ha detto il dottor Gino -, stiamo cercando di creare una proposta per potere divulgare un messaggio più di amore e di altruismo”.
Che tipo risposta ho dalle scuole? “Io vedo negli occhi dei ragazzi tantissimi interrogativi e quella speranza che è tipica dei giovani, lì pronta a dare risultati: il materiale è buono, dobbiamo solo indirizzarli per la nuova via e secondo me dobbiamo dare anche tanta fiducia, cercandola magari nel dialogo”, ha concludo Cecchettin.