Home Attualità Gli Insegnanti di Religione Cattolica dopo trent’anni dall’Intesa. Convegno a Catania

Gli Insegnanti di Religione Cattolica dopo trent’anni dall’Intesa. Convegno a Catania

CONDIVIDI

La CISL Scuola di Catania, in collaborazione con la sezione CISL IRC catanese che da poco più di un anno s’impegna anche nella provincia con diverse sedi distaccate nel territorio e con le Diocesi di Catania, Acireale e Caltagirone, ha organizzato un convegno studio ad ampio spettro nazionale dal titolo “A trent’anni dall’intesa – l’I.R.C. all’interno delle riforme scolastiche” che si è tenuto nei giorni 21 e 22 ottobre nei locali dell’Istituto alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania.

Il saluto dell’Arcivescovo Metropolita di Catania, mons. Salvatore Gristina, ha aperto il Convegno, sottolineando l’importanza dell’IRC nella scuola italiana, per la formazione completa della persona e per essere, gli IdR, con il loro operato, punto di riferimento per famiglie e genitori, dicendosi ancora felice nel vedere i tanti intervenuti provenienti dalle varie diocesi.

Numerosi sono stati i relatori che hanno apportato il loro prezioso contributo insieme alla partecipazione dei docenti, che tramite i loro interventi e domande, hanno permesso di approfondire alcuni aspetti degli argomenti trattati.

L’Arcivescovo di Monreale, mons. Pennisi, delegato della CESI per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università ha affidato il proprio intervento a Mons. Vincenzo Lanzafame, direttore del servizio regionale per l’IRC, puntualizzando che tale insegnamento si integra nelle finalità della scuola definendo la laicità non come neutralità ma come coinvolgimento nelle appartenenze religiose.

Sull’importanza di questo cammino all’interno della scuola ha posto l’accento la prof.ssa Condorelli Barbara, segretaria del coordinamento regionale IRC per la Sicilia, facendo riferimento a Mons. Bissoli che dice: “l’innovazione porta a non fare come prima se ciò corrisponde alle nuove esigenze del mondo scolastico”, abbracciando così i due aspetti: quello didattico che deve essere corrispondente al moderno sistema educativo del mondo digitale e quello della valorizzazione delle diversità per tracciare un percorso corrispondente e rispondente alle esigenze degli alunni all’interno di uno scenario di piena collaborazione con tutti i docenti e con tutte le altre discipline.

Di tutti gli aspetti giuridici degli insegnanti IdR si è occupato l’avvocato Dino Caudullo, affermando che posseggono gli stessi diritti di tutti gli altri, siano essi di ruolo che precari.

L’excursus storico di questi trent’anni che vanno dall’intesa ad oggi è stato illustrato dal prof. Michele Manzo consigliere CISL scuola Lazio, passando per il concorso e individuando tutte le problematiche che sono sorte da varie parti e ricordando che la legge 186 prevede un concorso ogni tre anni ma nell’attuale 107, la quale parla di concorso su posti vacanti, non esclude, ma neppure cita gli IdR.

La ricaduta normativa all’interno delle riforme, con un’attenzione particolare all’ultima, è stata trattata ampiamente dal prof. Sergio Cicatelli, preside di un liceo di Roma e Direttore del Centro Studi per la Scuola Cattolica della Cei, che ha sottolineato l’assenza degli IdR nel testo normativo e la scarsa attenzione prestata dalla legge 107 nei confronti degli alunni riducendosi ad una mera riorganizzazione scolastica priva di un progetto educativo.

La figura dell’IdR all’interno della scuola e la sua connotazione dentro il piano educativo è stata trattata dalla dott.ssa Rosa Mongillo, Segretaria nazionale CISL con delega all’IRC. Durante il suo intervento ha invitato gli insegnanti a costruire un ordito necessario a partire dalle Indicazioni nazionali, gli Assi culturali, e le competenze chiave per la cittadinanza.

Ricordando la storia del sindacato e la propria come docente di religione, il prof. Federico Ghillani, segretario provinciale CISL per Parma e Piacenza, si è augurato che il convegno, premettendo che ha senso ricordare il passato solo per ritrovare nuove ragioni di impegno nell’oggi, possa avere un forte ruolo di rilancio dell’iniziativa per gli IdR, e non solo per Catania ma per tutta la CISL Scuola che da sempre ha appoggiato questa categoria di insegnanti a livello professionale, contrattuale, normativo e legislativo.

Un momento di riflessione è stato per tutti i presenti quando Padre Antonio De Maria, direttore dell’I.S.S.R. “S. Luca” di Catania ha ricordato che tutti gli esseri umani hanno un grande desiderio: “capire perché sono al mondo e cercare la felicità”. Ha continuato affermando che il nozionismo va combattuto come preciso compito da parte di tutti perché in realtà ciò che si è ricevuto come dono bisogna poi imparare a donarlo agli altri.

Sugli obiettivi da perseguire, il prof. Carmelo Mirisola, responsabile provinciale CISL IRC di Catania si è soffermato sulla necessità di arrivare ad un nuovo concorso così come previsto dalla legge 186/2003 al fine di ottenere delle nuove immissioni in ruolo; ha ribadito la necessità di arrivare ad un accordo che regoli i trasferimenti tra diocesi, trovando una soluzione condivisa ed ancora l’assegnazione di una classe di concorso ed il riconoscimento del servizio.

Ha concluso ringraziando il Gruppo dei Coordinatori Provinciali della sezione CISL IRC il cui contributo, ha ricordato, è stato fondamentale per la preparazione e l’ottima riuscita di questo Convegno tanto atteso per fornire un nuovo e competente apporto e supporto alla scuola italiana per una proficua ricaduta sugli allievi e gli IdR che ogni giorno mettono in gioco se stessi per il raggiungimento del bene comune.

Ha concluso i lavori il segretario generale provinciale, Giuseppe Denaro, che oltre a rammentare i vari problemi di accordo tra le cinque sigle sindacali; la storia dell’impegno della CISL per gli IdR; si è soffermato, tenendo conto del panorama dell’attuale contesto politico-sindacale, sulla domanda che induce a pensare se è bene oggi avere un sindacato rivendicativo o piuttosto occorre il sindacato della responsabilità.