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Green Pass: per Scuola Bene Comune no a sanzioni incostituzionali

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Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa di Scuola Bene Comune.

A settembre tutte le scuole e le università  riapriranno in presenza. È  scritto nell’articolo 1 del DPCM anti Covid varato ieri dal Consiglio dei Ministri che sarà valido fino al 31 dicembre.

L’uso delle mascherine nelle scuole sarà obbligatorio tranne quando si farà attività  motoria  e per i bambini sotto i 6 anni di età ( i bambini degli asili e della  scuola dell’infanzia).

È raccomandata la distanza di un metro tra gli alunni all’interno delle classi. Se in un classe tutti (100%) degli studenti sono vaccinati cade l’obbligo della mascherina.

In zona rossa e arancione fino al 31 dicembre e in circostanza di eccezionale e straordinaria eccezionalità, dovuta all’insorgenza di focolai, i Presidenti di Regione e i Sindaci potranno decidere di chiudere le scuole e far continuare la didattica a distanza (DAD).

Gli insegnanti e personale ATA dal primo settembre dovranno obbligatoriamente avere il green pass (vaccinati con due  dosi,  esser guariti da Covid 19 nei precedenti 6 mesi, coloro che  hanno effettuato a loro spese test molecolare antigenico o salivare nelle 48 ore precedenti a spese del dipendente).

Il costo dei tamponi in un anno scolastico è  stato calcolato in 2.000/4.000 euro. Un insegnante guadagna mediamente 1.500 euro mensili.
Ricordiamo che in sede di dibattito in consiglio dei Ministri nella  maggioranza di governo M5S,  PD, LeU , IV e Forza Italia  sono stati   favorevoli all’obbligo del GP per docenti e ATA , la Lega no,  mentre all’opposizione  FdI  e Alternativa c’è si erano dichiarati contrari, quest’ultima compagine  parlamentare in cui milita la Senatrice ex 5 stelle Bianca Laura Granato  ha anche lanciato una petizione, diffusa sul nostro  gruppo SBC).

Le lavoratrici della scuola in gestazione non hanno l’obbligo del green pass, potranno evitare il certificato verde anche i docenti e gli ATA  che potranno esibire un certificato medico che attesti che sono dei soggetti a rischio.

Chi non ha il green pass non può  prendere servizio e la sua assenza è  considerata assenza ingiustificata, dopo solo  5 giorni di assenza si vedrà sospendere lo stipendio. Non sono previsti licenziamenti.
Il periodo trascorso con la sospensione dello stipendio non è  utile né ai fini della progressione della carriera stipendiale  né ai fini pensionistici, né per la maturazione dei punteggi per i supplenti.

Il green pass non è  obbligatorio per gli studenti dai 12 anni ai 19 anni. 
Si ricorda che i ragazzi sotto i 12 anni non possono essere vaccinati.
Il controllo è  stato affidato ai Dirigenti scolastici che di solito sono più  realisti del re, ora se non controllano, per loro sono previste multe da 400  fino a tremila euro che raddoppia di fronte a un comportamento reiterato. Vi lascio immaginare cosa faranno  i DS appena il personale rimetterà piede a scuola.

Anche per i docenti  e il personale delle Università  il Green Pass sarà  obbligatorio dal primo settembre.
Il green pass è obbligatorio invece per gli studenti universitari, per loro sono previsti controlli a campione. 

SBC chiede al Governo di ritirare la sanzione prevista  per il personale scolastico Docente e ATA sprovvisto di Green Pass, veramente abnorme,  e si augura che tutte le forze politiche si impegnino,  affinché possa essere eliminata una sanzione atipica  ed incostituzionale prevista solo per i lavoratori e le lavoratrici  della scuola che ad oggi costituiscono la categoria di lavoratori  più  immunizzata in assoluto in Italia, 90% come dichiarato dallo stesso Ministro Bianchi.