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I concorsi per fare il docente sono duri e lenti, Pittoni chiede percorsi formativi abilitanti: qualcosa si muove

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Per la scuola si bandiscono concorsi per docenti difficili da superare e con tempi di realizzazione lunghissimi: perché non si provvede ad abilitare i supplenti di lungo corso e poi a stabilizzarsi, come indica l’Unione europea da oltre vent’anni? A chiederlo è il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura. In effetti, le selezioni praticate in occasione degli ultimi concorsi a cattedra sono state particolarmente severe: quello Stem, svolto la scorsa estate, è stato superato mediamente da tre candidatiti ogni dieci, con più della metà dei posti messi a bando rimasti scoperti.

Procedure fatte apposta per non superarle

“Nell’attuale legislatura – dice il senatore leghista – succede che anche in piena crisi pandemica la stabilizzazione del corpo docente (fondamentale per la tenuta del sistema) passi da prove concorsuali che sembrano studiate apposta per non superarle, numeri palesemente insufficienti e tempi biblici”.

Pittoni è uno dei maggiori fautori, in Parlamento, delle assunzioni dei precari direttamente da Gps, le graduatorie sulle quali c’è stata questa settimana una diatriba in seno alla maggioranza, tanto che M5s e parte del Pd hanno votato contro un emendamento proposto da Forza Italia (prima firmataria l’on. Valentina Aprea) e sostenuto dallo stesso Governo.

M5s e l’ex ministra Azzolina contrari

Le immissioni in ruolo senza concorso, invece, continuano ad essere osteggiate da diversi partiti, a partire dal M5s e in particolare dall’ex ministra Lucia Azzolina.

Pittoni si lamenta, perchè “qualsiasi proposta di buonsenso e in linea con la normativa europea come i percorsi formativi abilitanti all’insegnamento, è di fatto boicottata. Ho chiesto al ministro dell’Istruzione di farsi carico della questione. La qualità del servizio è un diritto degli studenti”.

Procedura riservata per i precari con tre anni di supplenze

In effetti, una prima risposta dell’Esecutivo guidato da Mario Draghi, seppure non su questa linea, è giunta dal conversione in legge del decreto Milleproroghe: uno dei tre emendamenti approvati in settimana dalle commissioni Bilancio e Affari istituzionali alla Camera, infatti, riguarda l’avvio di un concorso straordinario per i precari con tre anni di servizio.

Il senatore del Carroccio si riferisce all’attivazione di una sorta di nuova versione dei cosiddetti Pas e Tfa (per il sostegno).

Una possibilità che contiene anche  il vincolo di avere svolto almeno un’annualità nella classe di concorso specifica per cui si concorre.

La procedura si svolgerà entro il 15 giugno 2022, con una prova unica che consentirà l’accesso all’anno di prova e formazione.

Se l’emendamento dovesse passare anche in Aula, si anticiperebbe il concorso riservato di sei mesi rispetto alle previsioni (il 31 dicembre prossimo), così da consentire lo svolgimento prima dell’avvio del nuovo anno scolastico.

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