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I convitti scolastici rischiano di chiudere

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Parte da Genova il grido di allarme per l’attività dei convitti scolastici italiani.

“Da anni gli istituti educativi statali italiani, conosciuti come convitti, sono come invisibili per il ministero dell’Istruzione – dice Paolo Cortigiani, rettore del convitto ‘Colombo’ di Genova -. Il ministero ha congelato gli organici da cinque anni e si sono create grandi difficoltà e iniquità in tutto il Paese. A Genova abbiamo gravi carenze di educatori, perché siamo cresciuti parecchio come studenti e addirittura quest’anno siamo stati costretti a rifiutare 18 iscrizioni residenziali, penalizzando così 18 studenti di nautico e liceo musicale che provenivano da fuori Liguria. Altri convitti che hanno diminuito gli iscritti, hanno personale in esubero: occorre rivedere tutto”.

“Se non fosse per la disponibilità della direzione regionale avremmo già chiuso, ma quest’anno, tra pensionamenti e tagli, partiamo con un organico di educatori ridottissimo e gravi disagi per gli studenti – continua il rettore del ‘Colombo’ -. Il ministero deve intervenire e sbloccare una situazione nazionale che è diventata insostenibile”.