Home Personale I direttori degli Usr guadagnano più dei parlamentari: tagliamogli lo stipendio

I direttori degli Usr guadagnano più dei parlamentari: tagliamogli lo stipendio

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Tagliare gli stipendi dei dirigenti di prima fascia: quelli che nella scuola, a capo ad esempio degli Usr o in seno al Miur, percepiscono qualcosa come 15mila euro lorde al mese.  A proporlo è il leghista Mario Pittoni, che nella passata legislatura ha ricoperto il ruolo di capogruppo della Lega Nord in commissione Cultura al Senato e continua a occuparsi di istruzione per il Carroccio

“Invece di togliere il direttore generale alla struttura scolastica di alcune regioni – ha detto Pittoni – se l’obiettivo del Governo è solo quello di ridurre la spesa senza intaccare la qualità, non sarebbe più logico rivedere gli emolumenti piuttosto generosi dei dirigenti di prima fascia?”.

Secondo l’ex parlamentare, “il decreto legge sulla spending review (n. 95 del 2012) prevede la riduzione almeno del 20% della dotazione organica degli uffici dirigenziali. Ma se scopo dell’operazione è, come dichiarato, quello di risparmiare realizzando “miglioramenti qualitativi e funzionali”, la strada non può essere quella di mettere ai posti di comando persone meno preparate. Si riveda semmai i contratti di lavoro, che per gli alti dirigenti prevedono condizioni  non più compatibili con la situazione economica del Paese, con cifre spesso parecchio superiori a quelle dei parlamentari”.

“A Roma – continua il leghista – mi sono battuto a lungo contro il declassamento di parte degli Usr. Ora però siamo di fronte a un Decreto del presidente del consiglio dei ministri, la cui entrata in vigore è prevista il prossimo 28 febbraio. Anche il Friuli-Venezia Giulia (145.200 studenti contro i 150.000 che in base al Dpcm consentiranno di avere un direttore generale) non ha scampo, nonostante sia regione a Statuto speciale in ragione delle peculiarità che gli sono state riconosciute a livello costituzionale in relazione alla presenza di ben tre lingue minoritarie (il sistema scolastico del Fvg prevede corsi plurilingue per quelle riconosciute e tutelate dalla legge 482 del dicembre 1999)”.

Staremo a vedere se, seppure in pieno regime di spending review, la proposta di Pittini dovesse almeno essere presa in considerazione.