Home Politica scolastica I grandi punti interrogativi sulla mobilità e le speranze della Giannini

I grandi punti interrogativi sulla mobilità e le speranze della Giannini

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Che mobilità sarà quella per il 2017/2018? Si finirà tutti su ambito o ci sarà la possibilità di trasferirsi anche su scuola? Quali saranno i tempi della prossima mobilità?

Questi sono solo alcuni dei grandi punti interrogativi sulla mobilità 2017/18,che, ai sensi del comma 73 art.1 della legge 107/2015, stabilisce l’assegnazione dei docenti soprannumerari su ambito e inoltre definisce che la mobilità territoriale e professionale del personale docente opera tra gli ambiti territoriali.

Se la legge stabilisce che la mobilità territoriale e professionale opera tra ambiti territoriali, è anche vero che i docenti titolari su scuola prima dell’approvazione della legge 107/2015, rivendicano il diritto acquisito di restare titolari su scuola e in caso di soprannumero, rivendicano, il diritto al rientro nell’ottennio nella scuola di precedente titolarità.

Sarà possibile continuare a sperare su trasferimenti su scuola e, in caso di soprannumero, mantenere il diritto a fare una domanda condizionata che vincoli il rientro nella scuola di precedente titolarità?

Il ministro dell’istruzione sostiene la piena legittimità della legge 107/2015, non vede grossi margini di contrattazione su questi punti e rivendica, con assoluta convinzione, l’abbattimento degli eccessi di burocrazia per le stesse regole sui trasferimenti. In buona sostanza il ministro Stefania Giannini punta ad una mobilità snella e veloce, attuata in tempi certi.

Eppure i nodi di natura contrattuale e l’esigenza di un confronto serio e serrato con i sindacati, sono elementi necessari per arrivare a pattuire regole chiare e corrette, al fine di scongiurare i pasticci fatti nell’annualità 2015/2016.

Il Miur non vuole perdere tempo sulla mobilità, le intenzioni sono di chiudere la contrattazione entro dicembre, quindi avere l’ipotesi di CCNI sulla mobilità 2017/2018 prima delle vacanze natalizie. Tra marzo e aprile dovranno essere concluse tutte le istanze on line delle domande di trasferimento e passaggi sia provinciali che interprovinciali.

Anche gli organici saranno pronti entro marzo e aprile, infatti la partita delle iscrizioni si chiuderà entro il 6 febbraio 2017. È previsto anche un emendamento, sulla legge di bilancio, che consentirà ai docenti vincolati alla provincia di titolarità, perché entrati in ruolo nel 2015/2016, di poter fare la domanda di mobilità interprovinciale.

Non rimane altro che attendere i prossimi incontri tra Miur e sindacati, per avere risposte chiare e definitive ai tanti interrogativi di questa mobilità 2017/2018.