Home Attualità I premi Nobel non sono acqua fresca

I premi Nobel non sono acqua fresca

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“Nelle indicazioni “imprescindibili” per la letteratura del quinto anno gli esperti ministeriali nel periodo tra Ottocento e Novecento inseriscono Pascoli, D’Annunzio, Verga e Pirandello, autori giustamente definiti “non eludibili”. La sorpresa arriva al XX secolo. Ci sono Ungaretti, Saba e Montale per la poesia e per la narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, Gadda, Fenoglio, Calvino, Primo Levi. Non c’è traccia di Quasimodo, Scotellaro, Silone, Sciascia, Vittorini, Serao. Oggi la musica non cambia , infatti, su tale argomento l’On Giancarlo Giordano ha presentato all’attuale governo una interrogazione parlamentare. 
L’Onorevole, nella sua interrogazione continua a far notare l’esclusione nelle “Indicazioni nazionali” per i licei di autori come Quasimodo, Vittorini, Gatto, Scotellaro, Sinisgalli, Sciascia, Silone, Bodini, Cattafi, Piccolo, Tommasi di Lampedusa, Jovine, Alvaro, Rea, Prisco, Pomilio, tra gli autori “indicati” nelle indicazioni nazionali. 
A tal proposito si ricorda in particolare che Salvatore Quasimodo (Modica, 20 agosto 1901 – Napoli, 14 giugno 1968) è stato un poeta italiano, esponente di rilievo dell’ermetismo, ha contribuito alla traduzione di testi classici e soprattutto dei lirici greci, è stato vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1959. La riformulazione delle indicazioni nazionali per i licei risalente al Governo Berlusconi, Ministro Gelmini, probabilmente non ha ritenuto di dover “orientare” anche verso autori del Centro e del Meridione d’Italia, ma quando nel nostro meridione risiedono competenze da premio Nobel, per il bene di tutta la cultura nazionale, gli sforzi di citazione dovevano essere sicuramente più incisivi ed esaustivi.