Home Concorsi Il 20% delle scuole senza preside. Pronto il concorso?

Il 20% delle scuole senza preside. Pronto il concorso?

CONDIVIDI

In Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Toscana vi sarà almeno 1 scuola su 6 senza capo d’istituto e in reggenza. Ed è situazione pesante per i docenti, che non hanno un punto di riferimento stabile e preciso, e per gli alunni che dovranno affidarsi a un sostituto del dirigente. Ma anche per le famiglie e per una serena attività didattica.

Tuttavia sembra pronta la versione definitiva del decreto sul concorso per nuovi dirigenti scolastici che, per questa occasione, proprio per evitare il ripetersi di simili mancanze, sarà bandito su tutti i posti vacanti e disponibili nell’a. s. 2016/17.

Secondo quanto si apprende, sarebbe prevista una prova preselettiva (50 quesiti a risposta chiusa), uno scritto (5 domande a risposta aperta, di cui una in lingua straniera) e l’orale. Ai candidati saranno formulate anche domande di informatica, sul funzionamento del computer e dei software applicativi più diffusi; sulle lingue straniere si prevedrebbe inoltre la traduzione di un testo scelto dalla commissione, cui seguirà una breve

 

{loadposition el-concorso-dirigenti}

 

conversazione.

 

Secondo l’Anief, che già affila le armi dei ricorsi, potrà parteciparvi il “personale docente ed educativo assunto a tempo indeterminato, in possesso di diploma di laurea magistrale, specialistica o conseguita secondo il vecchio ordinamento, di diploma accademico di II livello o diploma accademico di vecchio ordinamento e che abbia un’anzianità di servizio pari almeno a 5 anni, compreso il servizio pre-ruolo”.

Ai precari quindi e a chi ha una anzianità inferiore sarebbe preclusa la partecipazione  che sarebbe, a detta di Anief, “una esclusione ingiusta”, visto che “Tar del Lazio ha emesso la sentenza 5011/2014, in base alla quale non è necessario essere assunti a tempo indeterminato ma, soltanto, dimostrare di essere in possesso del titolo di studio e aver insegnato per almeno 5 anni non continuativi”.

Occasione ghiotta quindi per impiantare ricorsi i cui vincitori sono sempre gli stessi: gli avvocati