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Il Gattopardo alla Maturità 2025: può bastare la serie Netflix? Attenzione agli errori più comuni

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Tra le tracce dell’esame di maturità 2025, una in particolare ha colpito studenti e docenti: il riferimento al romanzo Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Un classico della letteratura italiana, profondo e stratificato, che negli ultimi mesi è tornato alla ribalta grazie alla recente trasposizione televisiva firmata Netflix, uscita il 5 marzo 2025. Ma sorge una domanda cruciale: può la serie TV essere sufficiente per affrontare un tema d’esame con competenza e profondità?

Differenze tra libro e serie

La serie, sotto diversi aspetti, resta fedele alla trama originale: la spedizione dei Mille, il lento declino dell’aristocrazia siciliana, il matrimonio tra Tancredi e Angelica, le tensioni nella famiglia Salina. Anche le tematiche principali – il contrasto tra antico e moderno, il cambiamento come illusione – sono ben rappresentate, con una cura per ambientazioni, costumi e scenografie.

Le principali differenze: attenzione agli scivoloni

Tuttavia, chi ha visto solo la serie rischia di imbattersi in errori interpretativi significativi:

  • Cambio di prospettiva: la serie pone al centro Concetta, che diventa protagonista moderna, mentre nel romanzo tutto ruota attorno al Principe Don Fabrizio, figura malinconica e riflessiva.
  • Finale alterato: nella serie, il passaggio di testimone alla figlia e un epilogo più conciliante si discostano dalla chiusura simbolica e amara del libro.
  • Dialoghi e tono: la serie utilizza un linguaggio più semplice e moderno, perdendo la raffinatezza e l’introspezione della prosa originale.
  • Ruoli femminili potenziati: nella serie le donne sono più centrali, autonome e protagoniste, in parte rispecchiando istanze contemporanee, ma anche alterando l’equilibrio narrativo e storico.
  • Contesto storico semplificato: la serie modifica o semplifica eventi storici, come il plebiscito o la figura del re borbonico, e sposta alcune scene in luoghi diversi da quelli originali, come Torino al posto della Sicilia.

Eventi e cronologia storica

  • Voto e plebiscito: la serie mostra le urne elettorali con votazione segreta e garibaldini armati che assistono i cittadini. In realtà, nel 1860 in Sicilia il voto era pubblico, vincolato e supervisionato; molti elettori erano analfabeti, e i “patrioti” piemontesi esercitavano pressioni evidenti.
  • Spedizione dei Mille e re Borbone: nel romanzo e nella storia, la votazione avviene dopo la resa dei Borboni, con il re Ferdinando II morto nel 1859 e re Francesco II ritirato a Gaeta fino a marzo 1861. La serie semplifica ed enfatizza i cambiamenti senza rispettare le tempistiche precise .

Il rischio maggiore è quello di scrivere un tema basandosi su una visione filtrata e romanzata, che privilegia il pathos o l’attualità a discapito della profondità storica e psicologica.