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Il linguaggio dei prof? Giuliani: davanti a certe frasi, anche sui social, la sanzione è inevitabile – PODCAST

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“La novità di questi giorni? Che anche da parte del corpo docente ci sono stati degli scivoloni e questo ha attualizzato una vecchia norma, rilanciata anche da Mario Rusconi: un insegnante non si sveste mai del proprio ruolo“. Così il nostro direttore Alessandro Giuliani nel consueto podcast settimanale di Radio Cusano.

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Insomma, ai problemi di sempre del mondo della scuola, si aggiungono quelli più strettamente pedagogici, come l’episodio di Castrolibero, sulle molestie del professore alle studentesse; o quello di Roma sulla contestazione dell’insegnante nei confronti della maglietta corta di un’alunna, apostrofata con espressioni infelici.

“Scrivere su Facebook delle frasi incommentabili comporta conseguenze inevitabili – continua Alessandro Giuliani – e nove volte su dieci scatta una sanzione disciplinare che può sconfinare fino al demansionamento o al licenziamento. Ad esempio, anni fa a Venezia – racconta il direttore – un’insegnante se l’era presa con i migranti parlando di futuri delinquenti, speriamo che affoghino tutti, e si arrivò a un patteggiamento che portò alla trasformazione del ruolo di lavoro dalla docenza all’attività amministrativa”. Insomma l’insegnante fu spostata dalla classe alla segreteria. E il direttore fa notare: “Anche i sindacati in questi casi si sfilano, e consigliano piuttosto ai docenti di trovarsi un buon legale”.

Concorsi scuola

I concorsi sono duri e lenti – recita un articolo della Tecnica della Scuola – Mario Pittoni chiede percorsi abilitanti e qualcosa inizia a muoversi: è così? chiede il conduttore di radio Cusano.

“Non c’è un accordo in maggioranza sulle Gps o sulle lauree abilitanti – spiega il direttore della Tecnica della Scuola -. Il problema è che poi si arriva a delle incongruenze come quella di qualche giorno fa con la Lega, che si batte da tempo in testa per aggiornare da subito le graduatorie e si è ritrovata a votare a favore dell’emendamento che le posticipava, mentre il M5S, che finora non aveva preso una posizione, ha votato contro, pretendendo da subito l’aggiornamento.

“Insomma, i corsi di abilitazione li stiamo aspettando. Adesso in compenso nel Milleproroghe c’è un’apertura: entro il 30 giugno ci sarà un concorso straordinario che apre ai precari storici con almeno trentasei mesi di servizio di cui uno specifico sulla disciplina sulla quale si concorre per puntare al ruolo”.

“Si tratta di una situazione particolare perché il 5 Stelle rappresenta per ora il maggiore partito di Governo (che da sempre spinge per le formule ordinarie), e dunque a dispetto del fatto che Mario Pittoni (Lega) si spenda da anni sul concorso abilitante, non vediamo grandi risultati”.

E conclude: “C’è un’apertura ma non credo si vada molto più in là, perché il Movimento 5 Stelle è per i concorsi classici, ordinari e anche gran parte del Pd”.