Home Archivio storico 1998-2013 Generico Il Ministro “apre” su riforme e precariato

Il Ministro “apre” su riforme e precariato

CONDIVIDI

Si è svolto nel pomeriggio dell’11 novembre il previsto incontro fra i sindacati e il Ministro Mariastella Gelmini sulle diverse questioni aperte (organici, riforme, contratto e precariato).
Secondo Cisl-Scuola il ministro Gelmini avrebbe manifestato alcune significative “aperture”.
Innanzitutto sembra che il Ministro potrebbe accogliere la richiesta che da più parti viene avanzata di rinviare di un anno l’avvio della riforma della secondaria di secondo grado o perlomeno di coinvolgere nel 2010/2011 solamente le classi prime e non anche le secondo come previsto dallo schema di Regolamento.
Un’altra “concessione” del Ministro – stando sempre al resoconto di Cisl-Scuola – riguarderebbe la questione del precariato.
La Gelmini si è infatti impegnata a sostenere un piano di assunzioni che preveda l’integrale copertura del turn-over.
Del tutto diversa la versione di Flc-Cgil che non fa nessun accenno agli impegni assunti dal Ministro ma fa l’elenco delle richieste che sono state presentate nel corso dell’incontro: maggiori risorse per il rinnovo del Ccnl, assunzioni stabili per i precari, un confronto vero sulla riforma della secondaria superiore.
Su questo ultimo punto il sindacato di Mimmo Pantaleo sottolinea che “la compressione dei tempi di approvazione dei regolamenti renderà impraticabile una vera attività di informazione a genitori e studenti sulle scelte che essi dovranno esprimere sul proprio futuro formativo”.
Sul contratto la Cisl ha evidenziato la necessità che nella legge finanziaria vengano stanziate risorse adeguate, attingendo anche alle quote di economie realizzate con la “manovra” sulla scuola e che la legge 133 destina alla contrattazione nella misura del 30%.
E, per finire, la questione degli organici: i sindacati hanno chiesto che per il 2010/2011 si sospendano i tagli previsti dalla legge 133.
La Flc ha chiesto anche di avviare quanto prima un tavolo di confronto con i sindacati per definire parametri nazionali per l’attribuzione alle scuole di un organico funzionale al Pof.