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Il Miur destina 220 milioni per la sicurezza degli edifici del Sud

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Il Miur destinerà 220 milioni di euro per la riqualificazione degli edifici scolastici situati in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con particolare attenzione alla messa a norma degli impianti, all`abbattimento delle barriere architettoniche e al miglior manto dell`efficienza energetica. La notizia è stata comunicata dal viale Trastevere il 25 giugno, lo stesso giorno in cui è stato inviato agli Uffici scolastici regionali, ai presidenti delle Province e ai sindaci dei Comuni delle, il bando di gara per le scuole per la presentazione dei progetti.
Alla somma stanziata dal Miur si aggiunge una quota del ministero dell`Ambiente, pari a 20 milioni di euro. Nel processo di selezione delle candidature, oltre ai due ministeri, verranno coinvolte le Regioni, l`Unione province italiane e l`Associazione nazionale dei comuni italiani. Dopo l`intesa firmata con la Regione Calabria, che alle risorse ha aggiunto 4,4 milioni, il Miur ha fatto sapere che per integrare tutte le risorse disponibili ha incontrato anche le regioni Campania, Puglia e Sicilia, con cui saranno presto definite ulteriori modalità di collaborazione.
Parole di apprezzamento sono giunte dal ministro Mariastella Gelmini, secondo cui sarebbe a buon punto “l`obiettivo di tutelare i nostri studenti e di migliorare la qualità dell`offerta e degli ambienti di apprendimento, anche attraverso la strategica e sinergica integrazione di risorse europee, nazionali e regionali”.
Di tutt’altro avviso sarebbero però le associazioni studentesche. Nella stessa giornata, infatti, Rete degli studenti ha reso noto il crollo di un solaio di una scuola media di Nuoro: “è il secondo nell’arco di pochi mesi – ha detto Sofia Sabatino, coordinatrice dell’associazione studentesca – e questa volta solo grazie all’attenzione e la tempestività di un docente il crollo del soffitto nella scuola media ‘Pietro Borrotzu’ non ha comportato conseguenze drammatiche”.
Secondo l’associazione degli studenti medi sarebbe solo l’ennesima conferma di come sono ridotte le scuole italiane: “sono in una condizione disastrosa – ha dichiarato Sabatino – e quel che preoccupa è la mancanza di provvedimenti in materia di sicurezza da parte del governo”.
Gli studenti medi chiedono quindi al governo investimenti, monitoraggi e database della situazione attuale. Oltre che un piano per l’edilizia scolastica più volte annunciato dalle istituzioni ma mai realizzato.”Non tollereremo più la solita demagogia: le promesse arrivate dal ministero dopo il tragico incidente di Rivoli sono state per l’ennesima volta solo parole populiste e prive di qualsiasi fondamento. Era stato preannunciato un grande monitoraggio e un grande investimento, ma di tutto ciò nessuno ha visto neanche l’ombra”.
Per la Sabatino è tutto il settore della scuola a vivere un periodo particolarmente difficile: “già la scorsa finanziaria aveva tagliato 8 miliardi – sottolinea – e con questa manovra, con la riduzione dei fondi alle regioni, la situazione diventa disastrosa: le scuole fanno fatica ad aprire i cancelli, sono strutture sempre meno pubbliche che si affidano ai contributi delle famiglie. In molti casi si arriva a chiedere ai genitori degli studenti fino a 300 euro l’anno, di questo passo che fine farà la scuola?”.