Home I lettori ci scrivono Intelligenza artificiale e crisi della verità, un appello alla filosofia

Intelligenza artificiale e crisi della verità, un appello alla filosofia

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Questa mia riflessione è nata  dopo aver ascoltato qualche giorno fa una donna alle Iene dire una frase che mi ha particolarmente turbata: “Viviamo in un’epoca dove la tecnologia corre più veloce dell’Etica”.
Quella donna si è trovata a difendersi da immagini false che la ritraevano nuda, create ad arte da una IA, mossa da uomini senza scrupoli. 
Ma in che mondo viviamo? Quale generazione stiamo crescendo?

Da quando l’ho ascoltata, non me la levo dalla testa. 
E’ vero, viviamo proprio un periodo storico dove  la tecnologia progredisce continuamente, e ad un ritmo tale che ci sembra difficile “starle dietro”, non abbiamo infatti il tempo di riflettere fino in fondo sui suoi effetti. 
L’affermazione di quella donna, però, deve far riflettere tutti noi,  soprattutto in relazione alla profonda crisi della verità che stiamo vivendo.

 L’intelligenza artificiale (IA) ci sta portando alla completa mistificazione della realtà, rendendo sempre più difficile distinguere verità e menzogna in maniera netta.
La nostra mente, purtroppo si lascia ingannare facilmente. Le fake news, “confezionate” con cura e supportate da prove fasulle, ci impediscono di discernere in piena coscienza il vero dal falso. I social e gli algoritmi fanno il resto, creando un circolo vizioso di disinformazione e confusione. 
Come docenti, sentiamo il peso di dover mettere in guardia le nuove generazioni sul pericolo che l’IA comporta.

Ma come possiamo veramente farlo? 
Non mi sento di dare risposte certe a questo interrogativo, infatti ritengo che la risposta non sia affatto  semplice, ma forse la Filosofia può esserci di aiuto. 
Possiamo paragonare le ombre proiettate sul fondo della caverna, nel famoso mito di Platone, proprio alle fake news. Abbiamo dunque bisogno che in noi nasca un “filosofo”, capace di spezzare quelle catene che ci ancorano alle falsità, per intraprendere il cammino verso la luce della verità.

D’altronde come  diceva Agostino di Ippona, nel suo De mendacio,  “veritas est lux animae, et mendacium est tenebrae”, quindi per uscire dall’oscurità dobbiamo “esercitarci” nella ricerca della verità.
Per questo, lanciamo un appello ai nostri studenti e a tutti i giovani: leggete la Filosofia, studiatela con passione intrinseca. È l’unica via per conoscere il vero senso della vita e sviluppare quello spirito critico capace di guidarvi in un mondo di scelte difficili. La Filosofia è l’unica disciplina che ci insegna a pensare criticamente, a valutare le informazioni e a distinguere tra verità e menzogna tra realtà e finzione, tra reale e virtuale.

Credetemi, non basta abolire i cellulari in classe, emanare linee guida per l’utilizzo della IA, per arginare il problema.
L’uso consapevole della tecnologia, non nasce se non accompagnato da una profonda riflessione interiore, da una legge morale, che come diceva Kant deve esistere in noi e da un intimo senso etico che facciano appunto “luce” sul nostro cammino nell’oscurità delle bugie, delle false notizie appositamente create per scopi non leciti.
Dunque in un mondo dove la tecnologia corre più veloce dell’etica, dove l’intelligenza artificiale rischia di ottenebrare quella umana, la Filosofia è l’unica ancora di salvezza che ci permette di mantenere la rotta verso la verità e la saggezza.

Studiate ragazzi, la saggezza vi rende liberi di pensare e vi offre gli strumenti per discernere il vero dal falso! 

Iva Francese