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Internet, Italia tra gli ultimi d’Europa ma con 35,5 milioni di smartphone connessi

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Gli ultimi dati pubblicati da Audiweb dicono che il numero complessivo di utenti che navigano su internet è in aumento.

In particolare il numero complessivo di utenti a novembre 2016 (ultimo dato disponibile) è stato di 26,4 milioni contro la media di 25,2 del 2015.

Abbiamo un utilizzo più radicato tra i giovani, con il 73% dei Millennials (consumatori tra i 18 e i 34 anni) online nel mese, ma che arriva a coprire anche i segmenti che non erano ancora del tutto coinvolti, come ad esempio i Boomers (55-74 anni) che, solo per la navigazione da mobile, registrano un incremento del 79,6% rispetto allo scorso anno.

Sono queste le prime evidenze emerse dall’analisi dei dati dello scenario di fruizione di internet, presentati da Marco Muraglia, presidente di Audiweb, nel corso del convegno di apertura IAB Forum: un’analisi che evidenzia la crescita di un mezzo presente nella quotidianità degli italiani e, di conseguenza, nelle dinamiche di fruizione e di consumo giornaliera.

Ma ci sono altri dati molto interessanti che mettono in risalto il consumo di internet in Italia: il 97,9 dei ragazzi (circa 3,9 Milioni) tra gli 11 e i 17 anni dispone di almeno un dispositivo per navigare su internet.

E ancor: sono 35,5 milioni sono gli smartphone connessi, 14,7 milioni i tablet ma in forte crescita (+16,5%).

Oltre 19 milioni sono le famiglie connesse con almeno un device.

La fruizione “mobile Only” raddoppia in un anno con 4,3 milioni di utenti, ma gli italiani per navigare non rinunciano ancora al pc con circa 1,3 milioni di persone che utilizzano solo questo strumento per accedere ai servizi internet.

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I social la fanno ancora da padroni classificandosi tra i primi posti dei siti più utilizzati da device mobile.

Facebook tiene molto bene mantenendo intorno ai 25 milioni il target di fruizione, in crescita uno degli ultimi social nati , Instagram con oltre 7 milioni di utenti, mentre è in calo Twitter che lascia sul campo circa un milione di utilizzatori.

I dati evidenziano inoltre il boom in Italia di un nuovo social “Snapchat”, che in Italia ha registrato aumenti di utilizzo a tre cifre (+151%) e che giusto in questi giorni, secondo alcune stime non ufficiali di Bloomberg, con i suoi 150 milioni di utenti in tutto il mondo avrebbe superato Twitter come numero di contatti giornalieri.

Un dato che purtroppo non sorride al nostro Paese sono i confronti con quelli Europei, sui parametri che secondo la Commissione Europea sono da considerare per valutare il passaggio verso il digitale: Connettività, Capitale umano, Uso di Internet, Integrazione delle tecnologie digitali e i Servizi pubblici digitali.

Su tutti i fattori tranne che per l’integrazione delle tecnologie digitali, siamo messi ai margini della UE, siamo infatti avanti solo a Bulgaria e Romania.

Conoscere i numeri ancora non belli del digitale in Italia è un primo passo per provare a cambiarli scalando posizioni in Europa.

L’industria 4.0 confermata dall’ultima finanziaria approvata dal governo Renzi prima della dimissioni sarà sicuramente un viatico importante per lo sviluppo del digitale in Italia, che impatterà su “connettività”, “uso di internet” e “integrazione delle tecnologie digitali”. Ma anche la scuola deve continuare il percorso di conversione avviato da qualche anno per lavorare sul fattore “capitale umano”, altro elemento che consentirà di rendere l’Italia “digitale”.

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