Home Archivio storico 1998-2013 Università e Ricerca Iscrizioni in calo all’università

Iscrizioni in calo all’università

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Le facoltà più gettonate rimangono comunque quelle di veterinaria, medicina e odontoiatria, mentre diminuiscono gli interessi per architettura che scende del 34% nelle richieste.
Dai dati in possesso del Miur sulle iscrizioni online ai test per le facoltà a numero chiuso si evince che il trend negativo verso le facoltà umanistiche continua a favore di quelle dell’area scientifica e sanitaria, mentre nell’anno accademico 2012-2013, le matricole sono calate del 7,8%, con un picco del -13,8% per il primo anno di laurea magistrale.
Intanto si viene a sapere che sono 96. 366 gli studenti iscritti ai test di settembre con la procedura online attivata dal Miur tra il 6 maggio e il 7 giugno. Il 3% in meno rispetto ai 99686 del 2012.
Il calo più evidente è nei confronti di architettura, che sfiora una perdita di 8mila iscrizioni: dalle 23. 075 del 2012 alle 15. 180 di questo giugno, in attesa dei numeri effettivi di settembre.
In ogni caso, se non ci fosse l’atteso aumento di iscrizioni, resterebbero escluse più di 6mila matricole, visto che i posti a disposizione sono 8.640, divisi tra i 34 atenei che hanno attivato per il 2013 i corsi di laurea in Scienze dell’Architettura, Architettura delle Costruzione e Ingegneria edile-architettura. L’anno scorso, al solo Politecnico di Milano avevano tentato in 6.044, su 2.792 posti disponibili.
Gettonata veterinaria che aumenta del 19% considerato che ha raccolto finora 1.363 registrazioni: dalle 7.305 del 2012 alle 8.668 del giugno 2013.
Cresce anche, rispetto al volume di partenza, medicina ed odontoiatria: candidati in aumento del 5%, con un balzo da 69.306 a 72.488 candidati al test di settembre. In compenso, si sono aggiustati al ribasso i posti disponibili: 10.021 per Medicina e Chirurgia, in calo dell’1,5% rispetto al 2012. Va meglio a Odontoiatria, che ne aggiunge 23 (2,5% in più rispetto al 2012).
Tuttavia tra i soli iscritti online per le due facoltà, resterebbero fuori in 62.467: pari a 6 candidati su 7. E per la veterinaria, dove i posti assegnabili sono 825, la proporzione degli esclusi sale ad 1 su 10