Home Alunni La Costituzione si impara in classe con e-book e app

La Costituzione si impara in classe con e-book e app

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C’è chi in un e-book, ma anche con manifestazioni pubbliche, promette “che non ferirà mai nessuna donna”, né oggi né in futuro, perché le discriminazioni di genere sono out: articolo 3 della Costituzione. C’è chi in qualche verso di rap, scritto con coetanei di diverse etnie, dà voce e promuove le identità culturali: articolo 9 della Costituzione. E poi c’è chi in una app “mette ipotetico ordine alla legislazione italiana” in merito a migranti e rifugiati: articolo 10 della Costituzione.
A sette istituti è stato assegnato il premio per i migliori progetti realizzati nell’ambito dell’iniziativa “Lezioni di Costituzione. Dalle aule parlamentari alle aule di scuola”. “Cittadinanza non significa solo appartenenza a uno Stato, ma è soprattutto partecipazione attiva, è chiedersi che cosa posso fare io per il mio Paese, è cura per il bene comune”, ha esortato Boldrini, aprendo la cerimonia di fronte alla platea di studenti.
“Cultura della legalità – ha aggiunto Grasso – è qualcosa di più della semplice osservanza delle leggi, delle regole; è un sistema di principi, di idee, di comportamenti, che deve tendere alla realizzazione dei valori della persona, della dignità dell’uomo, dei diritti umani, dei principi di libertà, eguaglianza, democrazia, mirabilmente enunciati nella Costituzione, che devono però trovare costante attuazione”.
E ancora il ministro Giannini: “La vostra è la generazione Erasmus, è la generazione della libertà, una libertà da ribadire. La scuola non solo è a fianco di questa missione ma è il centro produttivo di questa conoscenza”. E chi ha fatto “lezioni di Costituzione” lo sa bene.
L’istituto tecnologico Blaise Pascal di Cesena è frequentato soprattutto da maschi, ma rifiuta ogni pregiudizio sulle donne. “La nostra scuola è diventata un laboratorio contro la discriminazione”, ha detto Andrea, presentando il suo e-book e ribadendo il suo no alla violenza di genere.
Anche il tecnico commerciale Bortolo Belotti di Bergamo ha realizzato un e-book, raccontando attraverso interviste a politici e rifugiati – ha spiegato Sara – la loro città solidale.
Il commerciale “Cesare Battisti” di Fano, “spinto da immagini e fatti di cronaca”, ha sottolineato Susanna, ha creato una app sulla legislazione italiana in materia di immigrazione e asilo, mentre il liceo scientifico Renato Caccioppoli di Scafati (Salerno) ha realizzato un videoclip e un rap assieme a studenti di varie etnie per ribadire l’importanza delle identità culturali.
Lo scientifico Galileo Galilei di Trebisacce (Cosenza) ha focalizzato invece la sua attenzione sul sito archeologico di Sibaritide, contro l’abbandono e l’indifferenza verso il patrimonio storico culturale.
“Con questo progetto – ha osservato Alfredo – abbiamo sviluppato una coscienza civica”. Tra i progetti vincitori anche uno sulle libertà negate e uno sul diritto d’asilo con riferimento alle persecuzioni di genere, realizzati rispettivamente dal liceo linguistico European Language School di Bitonto (Bari) e dall’istituto Leonardo Da Vinci di Piazza Armerina (Enna). (ANSA).