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La Direttiva Invalsi sulla rilevazione degli apprendimenti a.s. 2012/2013

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Con Nota prot. n. 6549 del 12 ottobre 2012 il Miur ha trasmesso la Direttiva n. 85 del 12 ottobre con la quale l’Invalsi ha stabilito le priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione, a cui l’Invalsi dovrà adeguare la programmazione della propria attività per gli anni scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015.
Una delle novità principali riguarda l’estensione, nel corso del triennio, delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti anche alle classi quinte della scuola secondaria di secondo grado, prevedendo lo svolgimento di prove distinte per i diversi percorsi del secondo ciclo di istruzione.
Per l’a.s. 2012/13 riguarderà obbligatoriamente tutti gli studenti frequentanti le classi II e V della scuola primaria, I e III della scuola secondaria di primo grado e II della scuola secondaria di secondo grado, rimanendo escluso il quinto anno della scuola superiore.
Sempre nell’arco del medesimo triennio l’Invalsi valuterà l’opportunità di mantenere la rilevazione degli apprendimenti nella prima classe della scuola secondaria di primo grado a partire dal triennio successivo.
La rilevazione esterna degli apprendimenti potrà riguardare, oltre all’italiano e la matematica, anche le scienze e l’inglese con riferimento ad un campione di scuole. E nell’ambito del processo di digitalizzazione che sta riguardando tutte le p.a., comprese le scuole, sarà sperimentata la progressiva informatizzazione dello svolgimento delle prove, in linea con il piano di digitalizzazione che riguarda tutte le amministrazioni pubbliche e le scuole.
Con riferimento all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo d’istruzione l’Invalsi curerà la predisposizione di modelli per l’elaborazione delle terze prove e metterà a disposizione delle Commissioni d’esame quadri di riferimento per la valutazione degli elaborati della prima prova scritta per tutti gli indirizzi di studio e della seconda prova scritta di matematica per i licei scientifici. Tali quadri potranno essere utilizzati dalle Commissioni di esame al fine di garantire maggiore omogeneità dei criteri di valutazione e comparabilità degli esiti delle valutazioni stesse.
Per quanto riguarda, infine, l’autovalutazione e valutazione delle scuole, nel corso del triennio scolastico l’Invalsi proporrà progressivamente a tutte le scuole gli strumenti e i processi messi a punto nell’ambito del progetto sperimentale denominato “VALeS” – Valutazione e Sviluppo Scuola.
Come ogni anno l’Istituto invierà ai dirigenti scolastici apposita lettera per fornire indicazioni operative  circa le modalità di svolgimento delle prove e la presenza degli osservatori esterni.
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