Home Mobilità La mobilità dei prof va verso la Toscana

La mobilità dei prof va verso la Toscana

CONDIVIDI

Quest’anno verranno aggiornate le graduatorie ad esaurimento, che, strutturate su base provinciale, vengono aggiornate ogni tre anni per rimodulare titoli e servizi, ma anche la scelta della nuova sede. Ebbene basandosi proprio sulle richieste di mobilità sarebbe stato possibile ricostruire il movimento “migratorio” dei docenti in cerca di una sede sicura per lavorare.
Le richieste di trasferimento dei docenti si sarebbero indirizzate soprattutto a un massiccio esodo dal sud Italia verso il nord.
Sono circa 30mila i trasferimenti, scrive Wired.it, registrati nel 2011 in particolare dalle regioni del sud. Stando di nuovo ai dati è proprio dal sud, con in testa Campania e Sicilia, che si sposta il maggior numero di docenti.
Lo scenario dietro al fenomeno migratorio dei docenti è costituito principalmente dai problemi occupazionali e da una scuola che riesce ad assorbire sempre meno personale in pianta stabile.
Esaurito il triennio 2011/14 delle graduatorie ad esaurimento sta per partire quello 2014/2017 e sembra, secondo un sondaggio a cui hanno partecipato 5334 docenti, che la tendenza sia rivolta ancora una volta allo spostamento dal sud alle regioni del nord.
Nel triennio 2014-2017, sulla base del sondaggio, il 64% dei 5334 partecipanti si reputerebbe insoddisfatto delle possibilità lavorative all’interno della propria provincia e quindi avrebbe deciso di spostarsi. La regione più ambita sarebbe la Toscana, che supera Lombardia, Lazio e Piemonte. Il 27% dei docenti disposti a trasferirsi arrivano dalla Sicilia, l’11,8% dalla Campania, seguiti da Lombardia, Lazio e Calabria.
Lombardia e Lazio, se i dati reali confermeranno il sondaggio, sarebbero due “new entry” rispetto al 2011, che vedeva movimenti oltre che da Sicilia e Campania, principalmente da Puglia, Calabria, Marche e Basilicata.
Per ora i docenti “migranti” sono in attesa della pubblicazione delle graduatorie, che arriverà tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. Intanto qualcuno sta già cercando casa a Milano: «vivo di supplenze – confida a Wired un giovane insegnante di origini calabresi – ho fatto richiesta di trasferimento a Milano, contando di rimanere per questo triennio, poi si vedrà».