Home I lettori ci scrivono La scuola ha bisogno di semplicità

La scuola ha bisogno di semplicità

CONDIVIDI

La scuola ha bisogno di semplicità, non di inutili orpelli.
La scuola, come un buon piatto, dovrebbe essere fatta di pochi ma essenziali ingredienti: la relazione tra docente e studente, il tempo scandito con chiarezza, la trasmissione del sapere, l’accompagnamento alla crescita personale e culturale.
Invece oggi, sempre più spesso, assistiamo a un processo di “aggiunta” continua: progetti, progettini, iniziative, moduli, piattaforme, relazioni, eventi, burocrazie. Tutti elementi che, invece di arricchire, finiscono per appesantire. Come un piatto ben cucinato al quale vengono aggiunti troppi condimenti, troppe spezie, fino a renderlo immangiabile, indigesto. Il gusto originario si perde.
Così sta accadendo anche alla scuola. Insegniamo, certo. Ma lo facciamo sempre più spesso dentro un contenitore caotico, confuso, in cui l’obiettivo principale, trasmettere sapere, educare, formare, si perde tra mille attività collaterali. Noi docenti abbiamo bisogno di ritrovare la sobrietà del mestiere: entrare in classe ogni giorno con la consapevolezza del nostro compito, lavorare con serenità e continuità, senza l’ansia di dover continuamente rincorrere scadenze, bandi, iniziative “innovative” che spesso distolgono da ciò che conta davvero.
La scuola deve tornare a essere un luogo semplice, ma solido. Non un contenitore sempre più complicato, ma una casa essenziale, dove si cresce davvero. E invece, oggi, al grido dell’innovazione, della digitalizzazione, del “lo facciamo per gli studenti e per le famiglie”, la politica sta progressivamente smontando pezzo dopo pezzo l’identità della scuola, privandola della sua funzione più autentica.
La si sta trasformando in qualcosa che non è più riconoscibile, un contenitore sovraccarico di iniziative, adempimenti e novità che finiscono per distrarre e allontanare dal cuore pulsante del nostro mestiere: formare persone libere, consapevoli, capaci di pensare con la propria testa e costruire un futuro dignitoso. La scuola non ha bisogno di fronzoli. Ha bisogno di essenzialità, di chiarezza, di tempo e spazi veri per insegnare e apprendere. Tutto il resto rischia solo di soffocarla.

Fabio Gangemi