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Maturità 2020, come sarà? Le prime indicazioni

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Dopo gli annunci dei giorni scorsi, arrivano le prime indicazioni ufficiali in merito allo svolgimento dell’esame di Stato del II ciclo conclusivo dell’a.s. 2019/2020.

Il Miur, con apposita nota, fornisce una prima panoramica relativa all’organizzazione e allo svolgimento della prossima Maturità, rimandando a successivi provvedimenti per le indicazioni specifiche.

La nota tocca i seguenti aspetti:

Attribuzione del credito scolastico

Per gli studenti che sostengono l’esame di Stato nell’anno scolastico 2019/2020 il credito scolastico conseguito nel terzo anno di corso, sulla base della previgente normativa, è convertito secondo la specifica tabella (terza tabella) inserita nell’allegato A. Pertanto, il punteggio totale del credito scolastico da attribuire a ciascuno studente ammesso all’esame di Stato nel corrente anno scolastico sarà determinato dalla somma del credito già attribuito per il terzo anno di corso, convertito sulla base della tabella, e il credito attribuito per il quarto e il quinto anno di corso utilizzando la tabella denominata “Attribuzione credito scolastico”.

Requisiti di ammissione all’esame

Ai fini dell’ammissione dei candidati interni all’esame di Stato dell’a.s. 2019/2020, dovrà essere verificato, oltre al requisito della frequenza scolastica e del profitto scolastico, anche il requisito della partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alle prove a carattere nazionale predisposte dall’INVALSI e quello dello svolgimento delle attività programmate nell’ambito dei PCTO (ex ASL), secondo il monte ore previsto dall’indirizzo di studi. Analoghe disposizioni valgono per i candidati esterni.

Tema di Storia

Per quanto attiene alla prima prova scritta di Italiano, almeno una delle tracce della tipologia B (analisi e produzione di un testo argomentativo) riguarderà l’ambito storico.

Prova orale

Viene abolita la procedura prevista lo scorso anno e quindi non ci sarà più il sorteggio di materiali (testi, documenti, esperienze, progetti e problemi) contenuti in una delle tre buste proposte dal Presidente della commissione d’esame. Il colloquio dunque prenderà avvio mediante l’analisi da parte dello studente dei materiali preparati dalla commissione d’esame in un’apposita sessione di lavoro, con la finalità di “verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera”, materiali che dunque devono consentire un approccio multidisciplinare.

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