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Maturità 2025, i bigliettini battono ChatGPT: la metà degli studenti aiuterà i compagni nel modo tradizionale, la seconda prova è più temuta

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Su oltre 524.000 complessivi, circa 100.00 studenti impegnati quest’anno con gli esami di maturità si sta attrezzando con strategie varie per per copiare durante le prove scritte in programma il 18 e 19 giugno. Secondo un’indagine del portale Skuola.net su un campione di 1.000 studenti di quinto superiore: ebbene, ben il 19% – quasi uno su cinque – oltre ai libri e agli appunti si preoccuperà di produrre un piano di riposte “alternative” e “aiutini” alle tracce scritte ministeriali. Morale: l’analogico continua a fare scuola, perchè i tradizionali bigliettini restano i più gettonati, battendo persino ChatGPT e gli algoritmi utilizzati dall’intelligenza artificiale.

Sempre Skuola.net scrive che “se in origine era il tema di italiano a far tremare i polsi, oggi il vero spauracchio per oltre la metà di chi pensa a scorciatoie (50%) è la seconda prova scritta, il cosiddetto scritto d’indirizzo, che verte sulle materie caratterizzanti i singoli percorsi di studio. Il 28% di chi sta valutando il “piano B” ha già deciso: se ne avrà l’occasione, metterà in atto la propria strategia senza troppi tentennamenti”.

“Il restante 72% – scrive ancora il portale – adotta invece un atteggiamento più prudente: si prepara all’evenienza, ma tirerà fuori gli “aiutini” solo se la situazione lo richiederà davvero. Anche perché il rischio è dietro l’angolo: chi viene colto in flagrante può essere escluso dall’esame. C’è anche un 28% di maturandi che, in caso di bisogno, conta sull’aiuto dei compagni di banco, ma potrebbe però restare deluso”, perchè “il 38% degli studenti intervistati ha dichiarato che non intende” fare da tramite passando bigliettini al compagno “per paura di essere colto sul fatto e avere conseguenze negative”. E poi c’è il 9% che dice di non volere aitare nessuno.


Quindi, solo poco più della metà degli studenti (il 53%) potrebbe effettivamente dare una mano durante l’Esame di Stato. Sempre se vi sarà l’occasione.

Nei giorni passati, sempre Skuola.net ha “interrogato” 1.000 diplomandi, proprio sulle modalità di svolgimento dell’esame. Quasi la metà di loro, ad esempio, non sa enunciare correttamente come è strutturata la prima prova scritta, né quali sono le tipologie di tracce previste: addirittura ben 1 su 3 è convinto che potrà trovarsi di fronte un tema storico, quando questa tipologia è stata abbandonata dal 2019.

E se non stupisce più di tanto la confusione attorno al Capolavoro – che, a un anno dalla sua introduzione, continua a generare dubbi e incertezze – colpisce invece il fatto che solo 2 su 3 sappiano con certezza quale sarà la materia oggetto della seconda prova e che quest’ultima sarà corretta da un docente interno.

In più, solo il 54% conosce esattamente l’orario ufficiale di inizio delle prove scritte, fissato per le 8:30 in punto. Lo scenario non migliora sul fronte seconda prova. Il cosiddetto scritto “di indirizzo” rappresenta da sempre un terreno scivoloso per molti maturandi, e non colpisce che le sue dinamiche restino poco chiare. Anche in questo caso, il 16% degli studenti non ha ben presente la data in cui si svolgerà la prova, prevista per il 19 giugno. E solo 2 su 3 hanno colto il “regalo” del Ministro Valditara: la presenza di una sola materia caratterizzante anziché due, come invece prevede la normativa vigente.