Home I lettori ci scrivono Meglio i doppi turni che l’utopia degli spazi inesistenti

Meglio i doppi turni che l’utopia degli spazi inesistenti

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Riconosciuto che i bambini e i ragazzi nella pre-pubertà hanno bisogno di socialità e quindi di presenza a scuola, esiste però il problema, con il coronavirus non ancora sconfitto, di sdoppiare le classi.
Ma lo scenario illustrato dalla viceministra della Pubblica Istruzione, Ascani, per gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado o media mi appare da addetto ai lavori irreale. Con tutto il rispetto della Commissione insediata che studia questi scenari, mi sembra che i suoi componenti non conoscano la situazione reale delle scuole.
Come si fa a dire che le classi si sdoppiano e si trovano altri spazi nella scuola o fuori scuola? Nella mia scuola tutti gli spazi sono saturi e i laboratori sono stati già adibiti ad aule. Da molti anni faccio appello perché mi facciano recuperare alcuni spazi da ristrutturare alla “Pasquale Scura” senza avere riscontro e non credo che in 3 mesi si faranno miracoli in tema di edilizia scolastica, considerando i tempi burocratici e la disponibilità delle risorse.
Se parliamo di spazi fuori scuola, faccio notare che i Comuni, per mancanza di spazi e nonostante le proteste dei genitori, fanno svolgere le elezioni politiche all’interno degli edifici scolastici; che i parchi cittadini, specie in occasione di allerta meteo, sono chiusi per pericolo di caduta di alberi; che le associazioni del terzo settore che fanno doposcuola ai nostri alunni, non hanno spesso spazi loro e ci chiedono ospitalità nei locali della nostra scuola. Le uscite didattiche  per andare nei musei, a cinema, a teatro, per la città, necessitano di autorizzazioni che per i bambini piccoli non sempre sono possibili: necessitano di prenotazioni e di bel tempo.
Alla luce di queste considerazioni, ritengo sia meglio, a questo punto, ipotizzare i doppi turni per le scuole dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola media.

L’ipotesi è questa:
Scuola dell’infanzia: primo turno 8,00-13,00; secondo turno:13,00-18,00
Gli insegnanti della scuola dell’infanzia svolgerebbero 25 ore dal lunedi’ al venerdì, con turni alternati sia per loro che per gli alunni.
Scuola primaria: primo turno 8,00-12,24; secondo turno: 13,36-18,00 .
Gli insegnanti della scuola primaria svolgerebbero 22 ore dal lunedì al venerdì con turni alternati sia per  loro che per gli alunni. Gli insegnanti del tempo pieno sono già 2.
ll problema è per il tempo normale il cui organico andrebbe raddoppiato.
Scuola secondaria di I grado: primo turno 8,00-12,00; secondo turno:13,00-17,00.
La didattica in presenza in questo caso andrebbe integrata con quella a distanza, avendo ridotto l’orario per gli insegnanti di scuola media.
E’ un esempio, ma forse la cosa migliore è lasciare all’autonomia delle scuole la decisione su come sdoppiare le classi e quale orario svolgere: ogni scuola conosce gli spazi che ha e le possibilità che ha. Il Ministero dovrebbe solo autorizzare la riduzione d’orario laddove viene adottata, ma da integrare con la didattica a distanza, fermo restando la rotazione in presenza dei gruppi di alunni.

Eugenio Tipaldi