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Mobilità 2025, insegnanti di sostegno non possono richiedere trasferimento su posto comune: UIL Scuola segnala blocco su Istanze online

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I docenti titolari su posto di sostegno, che hanno terminato il vincolo quinquennale, sono impossibilitati a richiedere i posti comuni, anche se sono in possesso dell’abilitazione per la classe di concorso del medesimo grado, perché il sistema di Istanze online li blocca.

A denunciarlo è la UIL Scuola, che segnala questo impedimento che sta interessando tutti quei docenti assunti a tempo indeterminato su posto di sostegno che all’atto dell’assunzione in ruolo erano privi di abilitazione sulla classe di concorso del medesimo grado e che risultano identificati a sistema con il codice ADML o ADSL.

Il Sindacato fa presente che “molti di questi docenti hanno ora conseguito l’abilitazione sulla classe di concorso del medesimo grado di titolarità e, terminato nell’a.s. in corso il vincolo del quinquennio su posto di sostegno, si trovano impossibilitati ad inoltrare domanda di mobilità territoriale da posto di sostegno a posto comune perché il sistema “istanze online” li considera privi di abilitazione senza possibilità di poterne dichiarare l’avvenuto conseguimento“.

La richiesta al Ministero

Sulla base di queste problematiche, la UIL Scuola ha scritto al Ministero dell’Istruzione e del Merito, ribadendo che l’art. 23 comma 10 del CCNI 2025/28 dispone che “L’insegnante titolare di posto speciale o di sostegno o ad indirizzo didattico differenziato che ha terminato il quinquennio di permanenza può chiedere il trasferimento tanto per posti comuni, se in possesso di abilitazione, quanto per posti speciali o ad indirizzo didattico differenziato ovvero di sostegno, per accedere ai quali possegga il relativo titolo di specializzazione” e non fa nessun riferimento temporale rispetto all’acquisizione dell’abilitazione ai fini della richiesta di trasferimento su posto comune, vale a dire se la stessa debba essere posseduta all’atto dell’immissione in ruolo o anche successivamente.

La UIL ha dunque chiesto al MIM di applicare correttamente la normativa vigente e di modificare la piattaforma “istanze online” per rispristinare il diritto dei docenti in questione ad inoltrare la domanda di trasferimento sui posti comuni.