Home Mobilità Mobilità, come indicare le preferenze. Le vostre FAQ e le nostre risposte

Mobilità, come indicare le preferenze. Le vostre FAQ e le nostre risposte

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Prima di rispondere alle FAQ sull’indicazione delle preferenze  in rapporto alle tre fasi della mobilità, per una corretta compilazione della sezione preferenze della domanda di trasferimento, passaggio di cattedra e di ruolo, sarà utile precisare quanto segue.

Bisogna utilizzare le preferenze sintetiche solo dopo le preferenze analitiche in esse contenute, quindi prima le scuole e poi il distretto che le contiene, prima il distretto e poi il comune che lo contiene, ecc…
Nella scuola secondaria di primo e di  secondo grado occorrerà precisare se si intende concorrere anche per le cattedre orario esterne c.o.e. in scuole dello stesso Comune o di Comuni diversi della Provincia.
Scegliere la cattedra orario anche tra scuole di Comuni diversi può risultare certamente vantaggioso nei trasferimenti interprovinciali e nei passaggi di cattedra e di ruolo ma non solo, come di seguito vedremo.
Scegliere la c.o.e. nella fase comunale dei trasferimenti potrebbe però comportare una penalizzazione.
Infatti se ci fosse una c.o.e. nella preferenza indicata al primo posto e una cattedra intera nella preferenza indicata al secondo posto, avendo indicato di gradire il trasferimento anche su coe, il docente sarebbe trasferito sulla c.o.e. e non sulla cattedra interna indicata come seconda preferenza.
Si tenga conto però che le c.o.e. determinate in organico di dritto possono essere poi riarticolate ( modificate)  in sede di organico di fatto a domanda o d’ufficio qualora il docente possa completare l’orario cattedra nella nuova scuola di titolarità ottenuta per trasferimento o per passaggio di cattedra o di ruolo.

E adesso passiamo alle FAQ

1) Partecipo alla fase comunale dei trasferimenti, nella scuola di titolarità mi trovo bene, ma vorrei avvicinarmi per non usare l’auto privata.
Come devo indicare le preferenze nella domanda?

Il docente ha già una scuola di titolarità nel Comune dove risiede, vuole solo migliorare la sua posizione, ottenendo una scuola dove potrà recarsi agevolmente senza usare l’auto. In questo caso il docente deve indicare, secondo l’ordine di gradimento, solo le singole scuole dove potrà recarsi a piedi. Non si consiglia di indicare la c.o.e.
Se sarà trasferito dovrà restare nella scuola ottenuta per tre anni.

2) Partecipo alla prima fase del trasferimento nel Comune di Napoli, sono titolare in una scuola in una zona per me molto disagiata, abitando al lato opposto della città, vorrei trasferirmi, come indico le preferenze nella domanda?

Il docente presta servizio in un grande Comune con più distretti, dove sono difficili gli spostamenti con il mezzo pubblico o privato, in una zona per lui logisticamente molto disagiata.
Dopo aver elencato un certo numero di scuole di suo gradimento, deve indicare, in ordine di gradimento, i distretti subcomunali del comune di Napoli comprendenti scuole di più facile raggiungibilità. In questo caso va valutato se chiedere la c.o.e. tra scuole dello stesso Comune, chiedendo successivamente la riarticolazione della c.o.e. in organico di fatto.
Se ottiene il trasferimento sia con preferenza scuola sia con preferenza distretto sarà vincolato nella scuola ottenuta per tre anni.

3) Insegno nel Comune di Tufino in Provincia di Napoli, al confine con la Provincia di Avellino, voglio trasferirmi nel Comune di Napoli dove risiedo o in scuole di Comuni più raggiungibili, come indico le preferenze?

Il docente partecipa alla seconda fase dei trasferimenti tra scuole dei comuni della provincia di Napoli.
Egli deve esprimere poche preferenze analitiche a iniziare dal Comune di residenza, poi alcuni Distretti del Comune di residenza, poi la preferenza Comune di Napoli, infine preferenze sintetiche Distretti e Comuni relative a zone della Provincia di Napoli per vicinanza a lui più gradite. Il docente deve indicare la c.o.e tra scuole dello stesso comune e valutare l’opportunità di indicare anche c.o.e tra scuole di comuni diversi.
Se ottiene il trasferimento con preferenza analitica sarà vincolato nella scuola ottenuta per tre anni, mentre se ottiene il trasferimento con una preferenza sintetica (distretto o comune) non sarà vincolato e potrà presentare domanda di trasferimento anche nell’anno successivo.

4) Devo chiedere il trasferimento interprovinciale dalla provincia di Milano alla provincia di Palermo, come indico le preferenze?

Il docente in questo caso deve necessariamente usare solo le preferenze sintetiche, i Distretti di Palermo poi il Comune di Palermo, poi i Comuni e i Distretti della Provincia di Palermo e infine la Provincia di Palermo e valutare, se necessario, anche altre Province siciliane (indicate con il codice della Provincia) se é necessario trasferirsi in altra area geografica del Paese dalla regione Lombardia alla regione Sicilia.
In questo caso va necessariamente indicata anche la c.o.e. in scuole dello stesso Comune o di Comuni diversi della Provincia.
Avendo espresso preferenze sintetiche, il docente indicherà i CPIA o i Corsi serali, le sezioni carcerarie, le sezioni ospedaliere, i licei europei.

Il docente che ottiene il trasferimento interprovinciale e ottiene una scuola con preferenza sintetica (Distretti Comuni e Provincia/Province) resta vincolato nella scuola ottenuta per tre anni, quindi se ottiene una provincia diversa rispetto alla provincia di Palermo, resterà vincolato nella scuola ottenuta in tale provincia per tre anni. 

 Abbiamo dato solo delle indicazioni di carattere generale per l’indicazione delle preferenze nel modulo domanda, ognuno poi le adatterà alla sua situazione e esigenze personali e familiari, tenendo conto che la modalità di indicare le preferenze varia anche in relazione alla tipologia di posto (infanzia e primaria) e alla classe di concorso e alla consistenza degli organici su cui hanno luogo le operazioni di mobilità territoriale e professionale.

Scarica le ordinanze:

Ordinanza Ministeriale 45 del 25 febbraio 2022 mobilità personale docente, educativo ed A.T.A. a.s. 2022/23

Ordinanza Ministeriale 46 del 25 febbraio 2022 mobilità insegnanti religione cattolica a.s. 2022/23