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Mobilità, la carica dei 250mila docenti: le sedi sindacali prese d’assalto

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La mobilità dei docenti è appena iniziata, ma le sedi sindacali sono già prese d’assalto. Perché i diretti interessati vogliono vederci chiaro.

Il contratto sottoscritto venerdì scorso e la conseguente immediata Ordinanza ministeriale, stipulate dopo una lunga trattativa con i sindacati per dare seguito alle novità introdotte dalla Legge 107/15, salvaguardando però i diritti di tanti docenti, necessitano infatti essere chiariti attraverso la consulenza dei vari esperti di settore che operano all’interno delle tante sedi sindacali sparse per la Penisola.

Come abbiamo indicato su questo giornale, le procedure sono iniziate l’11 maggio con la fase A. I casi particolari e le richieste di consulenza sono tantissime: già in questo primo giorno, tantissimi docenti degli oltre 100mila potenzialmente interessati a cambiare sede scolastica, si sono riversati nelle sedi sindacali per chiedere notizie e approfondimenti.

Tra gli argomenti più toccati dai docenti, figurano gli allegati da presentare alle domande on line, le precedenze del sistema telematico qualora si presentassero più tipologie di domande, anche per diverse classi di concorso, ma anche le certificazioni per garantirsi le priorità che fa scattare la Legge 104/92 (da consegnare direttamente alle scuole di servizio) e il trattamento del personale soprannumerario o finito su Dos. Molti quesiti hanno riguardato, infine, i passaggi di ruolo e di cattedra, nonché i punteggi derivanti dal conseguimento dei titoli e dai servizi svolti.

Ribadiamo che solo a maggio, potranno presentare domanda anche i docenti (assunti nel 2016) che vogliono partecipare alla faseB,C eD. Mentre il personale Ata continuerà a “muoversi” con le vecchie procedure.

Per quanto riguarda le informazioni di base relative alla mobilità dei docenti 2016, La Tecnica della Scuola ha predisposto un tutorial interattivo, nel quale Lucio Ficara spiega come presentare la domanda e fornisce consigli utili per chi parteciperà alla prima fase A della mobilità, che si concluderà già il prossimo 23 aprile.

 

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Sono interessati a questa prima fase, i docenti entrati in ruolo entro l’anno scolastico 2014/2015, compresi coloro che sono in soprannumero, in esubero e che hanno mantenuto il diritto al rientro entro l’ottennio: le domande riguardano i trasferimenti da una scuola ad un’altra della stessa provincia.

Prima si effettueranno, nel limite degli ambiti della provincia, i trasferimenti all’interno dello stesso comune di titolarità e successivamente tra scuole di comuni diversi della stessa provincia. In questa fase della mobilità parteciperanno anche i docenti Dos che non hanno chiesto la conferma nell’attuale scuola di utilizzazione, i neoassunti (2015/2016) in fase 0 e A del piano straordinario di assunzioni, per avere assegnata, all’interno della provincia in cui sono entrati in ruolo, la scuola definitiva di titolarità.

Il personale educativo avrà la possibilità di presentare domanda di trasferimento, però in modalità solo cartacea, dall’11 al 25 aprile.

Per quanto riguarda le altre fasi della mobilità (B,C, D), ad iniziare da quelle dei trasferimenti interprovinciali sino alla gestione degli oltre 86mila neo-assunti del 2016, il Miur ha previsto che si realizzino dal 9 maggio al 30 maggio.

Il termine iniziale per la presentazione delle domande di movimento per il personale A.T.A. è invece fissato 26 aprile ed il termine ultimo è fissato al 16 maggio.

Per quanto riguarda l’esito dei movimenti, nell’Ordinanza sottoscritta l’8 aprile (pagine 5 e 6) sono indicate tutte le date entro le quali verranno pubblicati.

C’è fermento, infine, sulla trattativa in corso relativa ai contenuti della sequenza contrattuale che definirà l’organizzazione degli ambiti territoriali.

 

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