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Modello per la simulazione del fabbisogno scolastico

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A questa conclusione è giunta la Ragioneria Generale dello Stato che ha pubblicato un documento dal titolo “Un modello per la simulazione di medio-lungo termine del fabbisogno scolastico – Simulazioni 2010-2027 e impatti differenziali delle riforme in corso”.
Si tratta di un modello preliminaredi simulazione del fabbisogno scolastico a livello provinciale dal 2010 al 2027, che fornisce indicazioni sugli impatti delle riforme più recenti in materia di maestro-unico e di riforma delle scuole secondarie superiori nella scuola statale italiana.
Dopo una prima parte introduttiva, nella quale vengono analizzati i vari interventi attuati per il contenimento della spesa pubblica che hanno interessato l’istruzione (revisione degli ordinamenti scolastici, la riorganizzazione della rete scolastica, la razionalizzazione dell’utilizzo del personale docente e ATA), e dopo lo sguardo all’andamento demografico della popolazione italiana, il documento illustra la metodologia applicata, presenta un’analisi dell’evoluzione dei principali parametri caratteristici considerati e fornisce le stime del fabbisogno teorico di docenti per la scuola statale dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e di secondo grado e per macro-area territoriale.
Quel che emerge è che il fabbisogno di docenti sarà maggiore nelle regioni settentrionali e centrali dell’Italia, benché la riduzione della domanda scolastica al Sud non sarà in grado di compensare interamente l’incremento nelle altre aree del paese.
Le diversità territoriali tra le singole province evidenziano, inoltre, quanto sia complesso il processo di pianificazione della rete scolastica e, di conseguenza, di programmazione del personale, che coinvolgerà le nostre istituzioni nei prossimi anni.
Si rimanda alla lettura dell’appendice per le stime dettagliate per ciascuna provincia.