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Occupazioni delle scuole, Fassina (LeU) difende gli studenti e annuncia una interrogazione parlamentare

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“Indecente”: Stefano Fassina (LeU) non usa mezzi termini per definire la circolare sulla questione delle occupazioni che il direttore regionale del Lazio Rocco Pinneri ha inviato alle scuole.

“È davvero sconcertante – afferma Fassina – che, di fronte ad un’ampia e in larghissima parte civile mobilitazione di studenti e studentesse, alimentata da problemi oggettivi e gravi di cui dovrebbe sentirsi responsabile, il Dirigente del Ministero dell’Istruzione inviti gli studenti alla delazione e invochi sanzioni disciplinari”.
“Le proteste e le proposte degli studenti –
prosegue il deputato di LeU – sono segno di vitalità e interesse verso un bene pubblico prezioso, oltre che verso il proprio futuro. Vanno ascoltate, non criminalizzate. Auspichiamo che il Ministro intervenga subito e corregga la posizione espressa dal Dirigente del Lazio. La scuola è la prima istituzione della Repubblica che gli studenti incontrano. Dovrebbe aiutare a costruire fiducia nello Stato. Con lettere dettate dal retorico richiamo all’ordine e alla disciplina si fanno danni enormi”.
“Presenterò una interpellanza urgente al Governo” conclude Stefano Fassina.

Di avviso del tutto opposto è Mario Rusconi, presidente dell’ANP di Roma e vicepresidente dell’ANP Lazio: “Ritengo che il direttore generale del Lazio non abbia fatto altro che ricordare all’opinione pubblica ma in particolare alle famiglie e agli studenti due cose molto importanti. La prima è che la scuola è scuola di tutti e non appartiene a minoranze agguerrite di 50, 100 studenti su 1500 che la occupano impedendo a tutti gli altri di esercitare il proprio diritto allo studio. La seconda cosa è che occupare una scuola per 4-5 giorni e provocare decine di migliaia di euro di danni come è successo in questi giorni a Roma è una azione vandalica che è tutto il contrario della educazione civica che noi dovremmo insegnare”.
“Per questo motivo –
conclude Rusconi – non comprendo le manifestazioni di solidarietà nei riguardi di sparute minoranze che agiscono in modo del tutto antidemocratico”.