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“Oltre le quinte”, il progetto che avvicina gli studenti del triennio al mondo delle STEM

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Presentato questa mattina nel Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, il progetto “Oltre le quinte” ha l’obiettivo di aiutare gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ad affrontare le sfide dell’era digitale e delle nuove tecnologie. Attraverso percorsi formativi e laboratori su discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica), il progetto si propone di avvicinare gli studenti delle classi terze, quarte e quinte al mondo delle scienze in modo graduale, stimolante e comprensibile.

L’Istituto degli Innocenti di Firenze è una delle più antiche istituzioni pubbliche italiane dedicate all’accoglienza dei bambini, alla loro educazione e tutela. Pensate, opera per la difesa e la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dal 5 febbraio 1445. Come si legge sul suo sito, l’Istituto – oggi azienda pubblica di servizi alla persona – promuove i diritti attivi dell’infanzia e dell’adolescenza secondo la Convenzione sui diritti del fanciullo adottata a New York il 20 novembre 1989, diventata esecutiva in Italia con la Legge 176/1991.

La redazione fiorentina del Corriere della Sera informa che il progetto «Oltre le quinte» sarà sperimentato da alcune centinaia di studenti di tre scuole del capoluogo toscano: l’I.I.S. “Giuseppe Peano , l’Istituto Salesiano e il liceo scientifico “Castelnuovo”. Il progetto dell’Istituto degli Innocenti è selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa Sociale nell’ambito del bando «Polaris» con l’obiettivo, dicevamo, di colmare il divario di competenze digitali e tecnologiche richieste dal mondo del lavoro e avvicinare i ragazzi alle discipline «Stem».

Concretamente – continua il Corriere fiorentino – gli studenti delle classi terze, quarte e quinte dei tre istituti superiori saranno coinvolti per 18 mesi in attività di orientamento e formazione, laboratori esperienziali, metodologie innovative di apprendimento con uso di tecnologie avanzate. Al tempo stesso,  gli insegnanti potranno contare su percorsi di formazione con focus sui processi cognitivi nell’apprendimento delle discipline Stem, metodologie didattiche innovative, applicazione delle tecnologie in ambito educativo e strategie per coinvolgere gli studenti e le famiglie in attività di sensibilizzazione e per supportare i giovani nelle scelte di studio e carriera. In ognuna delle tre scuole verrà creato un laboratorio Stem permanente, un ambiente interattivo dotato di strumenti digitali, elettronici e robotici tra intelligenza artificiale software di simulazione e realtà aumentata.

“Un’opportunità straordinaria per accompagnare i giovani verso le professioni del futuro, valorizzando il talento e le inclinazioni personali”. Così, intervistata dal Corriere, la presidente della Fondazione Istituto degli innocenti ha voluto sintetizzare il senso del progetto. La dirigente ha poi tenuto a sottolineare l’importanza di  offrire ai ragazzi strumenti concreti per orientarsi in un panorama in continua evoluzione affinché possano sviluppare competenze che li rendano protagonisti attivi del cambiamento. È così – conclude – che  si crea un ponte solido tra il mondo della scuola e quello del lavoro, promuovendo una cultura dell’innovazione e della crescita condivisa con il supporto della comunità educante e delle famiglie.