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Pensioni quota 100, un altissimo numero di docenti andrebbe in pensione. I dati

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Il tema delle pensioni è uno dei più caldi del momento. Fa discutere, soprattutto, la proposta del M5S-Lega della cosiddetta quota 100. Con questo meccanismo verrebbe data la possibilità di uscire dal lavoro quando la somma dell’età e degli anni dei contributi è almeno pari a 100.

Così come segnala Italia Oggi, se dovesse essere questa la strada per superare le rigidità della legge Fornero, nella scuola gli insegnanti che potrebbero arrivare alla pensione nel 2019 sarebbero 100 mila, il 400% in più rispetto alla legge promulgata dal governo Monti nel 2011.

Secondo una stima fatta dal quotidiano economico, dal 1° settembre 2019, a normativa previdenziale vigente, i docenti e il personale Ata che al 31 dicembre 2019 potranno fare valere i requisiti anagrafici e/o contributivi richiesti per accedere sia alla pensione di vecchiaia che a quella anticipata potrebbero essere rispettivamente tra 20 e 25mila e tra 7 e 8mila.

Qualora invece la normativa vigente, dovesse essere abrogata in tutto o in parte, così come hanno in mente M5S e Lega, i docenti che potrebbero avvalersene sarebbero più di 100 mila (invece di 25mila). Gli Ata, invece, oltre 47mila, rispetto ai 7-8mila ad oggi previsti, suddivisi per età e per anzianità.
Il dato non tiene conto di quanti potrebbero chiedere di cessare anticipatamente dal servizio ricorrendo all’Ape sociale, all’Ape volontaria o all’opzione donna o alle norme sui precoci e sui lavori usuranti.

Uscite importanti, con le quali si potrebbe creare lo spazio per sostanziose immissioni in ruolo nell’immediato futuro.

fonte Italia Oggi