
L’attività didattica diventa sempre più personalizzata: i percorsi formativi assumono caratteristiche sempre più mirati ai bisogni dei singoli alunni. Ecco, allora che dopo i piani formativi per gli allievi certificati Dsa, Bes, atleti di interesse nazionale e, ovviamente, con sostegno certificato, arriva anche “la personalizzazione della didattica” rivolta a coloro che detengono un alto potenziale cognitivo.
La novità è stata approvata martedì 7 ottobre al Senato, in prima lettura, all’interno del disegno di legge sulle “Disposizioni in favore degli alunni e degli studenti ad alto potenziale cognitivo e delega al Governo per il riconoscimento dei medesimi”: il ddl introduce, per la prima volta in Italia, un quadro normativo specifico per il riconoscimento e l’inclusione scolastica degli alunni con alto potenziale cognitivo.
Secondo il dicastero dell’Istruzione si tratta di “un provvedimento” che “valorizza le capacità di tutte le studentesse e tutti gli studenti e garantisce pari opportunità di apprendimento: viene colmato così un vuoto legislativo e si allinea il nostro Paese alla Raccomandazione del Consiglio d’Europa del 1994 sull’educazione dei bambini ad alto potenziale”.
“Con questo provvedimento – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara – si compie un passo decisivo verso una scuola capace di valorizzare i diversi talenti dei giovani. Gli alunni ad alto potenziale cognitivo sono una risorsa straordinaria per il Paese, ma troppo spesso non vengono riconosciuti e sostenuti adeguatamente”.
“Con le misure previste dal ddl – ha continuato il Ministro – si afferma un principio fondamentale: nessuno deve esser lasciato indietro, ma allo stesso tempo nessuno deve essere limitato rispetto al proprio potenziale. La personalizzazione della didattica è la chiave per permettere a ogni giovane di esprimersi al meglio. Continuiamo a lavorare per un’istruzione più moderna, che metta al centro la persona dello studente”.
Il testo legislativo approvato a Palazzo Madama, e che passerà ora all’esame della Camera, prevede la delega al Governo per l’adozione di uno o più decreti legislativi finalizzati a garantire il diritto allo studio e la personalizzazione dei percorsi formativi per questa categoria di studenti.
Inoltre, il ddl che tutela gli allievi plusdotati dispone l’istituzione di un Comitato tecnico-scientifico Mim-Ministero della Salute che definirà i criteri e le modalità di riconoscimento degli alunni ad alto potenziale e un Piano triennale sperimentale di attività, con azioni mirate alla formazione dei docenti.
Docenti che saranno chiamati, quindi, a introdurre percorsi formativi con contenuti superiori alla media, in grado di non limitare talenti e indole particolarmente brillante degli alunni più dotati a livello intellettivo.




